RIFIUTI
UDINE L'opposizione scaglia la sua controffensiva sulla raccolta porta

Sabato 15 Giugno 2019
RIFIUTI UDINE L'opposizione scaglia la sua controffensiva sulla raccolta porta
RIFIUTI
UDINE L'opposizione scaglia la sua controffensiva sulla raccolta porta a porta. Questa volta è il centrosinistra a prendere l'iniziativa: oggi, infatti, il gruppo consiliare comunale del Pd, assieme alle altre forze della coalizione, presenterà ufficialmente la petizione popolare in materia di raccolta differenziata, sulla quale viene lanciata una raccolta di firme che punta sì, a favorire l'innalzamento della raccolta differenziata, ma tramite strumenti alternativi al porta a porta. A illustrarla, saranno i capigruppo Alessandro Venanzi (Pd), Federico Pirone, (Progetto Innovare), Lorenzo Patti (Siamo Udine), e la consigliera dem Cinzia Del Torre, che ha predisposto il documento. E proprio Venanzi invita tutta la minoranza, ma anche quella parte della maggioranza non convinta del nuovo sistema di gestione dei rifiuti, a sostenere l'iniziativa.
CENTROSINISTRA
«Fondamentalmente spiega il capogruppo del Pd -, la nostra posizione si può riassumere in Sì alla differenziata, no al porta a porta». Presentiamo quindi un documento sulla tematica ambientale e un ragionamento sul fatto che il porta a porta non è uno strumento adeguato per migliorare l'efficienza del sistema. È ovvio che siamo favorevoli all'aumento della percentuale di differenziata, ma in un altro modo: tramite i cassonetti intelligenti o comunque rendendo più efficace il sistema attuale, con una raccolta di migliore qualità, senza però stravolgere una modalità che funziona. Basti pensare che le norme Ue dicono che entro il 2020 bisogna raggiungere il 65% della differenziata e Udine è già al 67% da alcuni anni. Il documento che presentiamo vuole essere uno stimolo per il Comune a cambiare strada. Lo proponiamo a tutti, comprese le altre forze dell'opposizione, tutte concordi su una posizione contraria al porta a porta, e alla maggioranza che dimostra qualche perplessità».
I CINQUE STELLE
Oltre a Prima Udine, il cui capogruppo Enrico Bertossi ha messo in discussione la convenienza economica del porta a porta, stimando aumenti in bolletta fino al 12per cento, anche il capogruppo del M5Stelle, Domenico Liano, ha forti dubbi in merito al nuovo sistema, su cui chiede maggiore chiarezza e l'introduzione di un sistema premiale. «La nostra posizione è favorevole alla differenziata spiega -, e non siamo contrari al porta a porta, ma alcune cose devono essere chiarite dalla giunta e dalla Net. Come sarà formata la tariffa, a svuotamento o a pesatura? Adesso, la metà è calcolata in base alle spese di pulizia strade e cassonetti, l'altra in base ai metri quadri e agli abitanti di una casa. A chi serve il porta a porta, se un cittadino farà tutto il lavoro di differenziazione della Net, e si troverà un aumento Tari e nessuna premialità per il comportamento virtuoso? E' ora di finirla con le società che fanno soldi sulla gestione dei rifiuti, bisogna affrontare il problema ambientale. E' giusto che il cittadino partecipi, ma non deve pagare lui». Ci sono poi altri punti su cui Liano non è convinto: «I palazzi potranno scegliere se tenere 5 bidoni per ogni unità abitativa o i bidoni collettivi. Nel piano della Net spiega -, è prevista una spesa di 3,5milioni per i bidoni condominiali, ma come hanno fatto a stimare i costi dato che non si sa quanti li adotteranno?». Infine, la questione dei lavoratori: «Saranno loro che dovranno sollevare i bidoncini e questo va tenuto in seria considerazione». «Il piano andava discusso conclude il capogruppo -, con i cittadini, i consigli di quartiere e le forze politiche». Il porta a porta, predisposto da Net e approvato dalla giunta, sarà introdotto gradualmente da ottobre, a partire dalla circoscrizione 2, per proseguire a dicembre con la 4, la 5 e la 6; a febbraio 2020 con la 3, ad aprile con la 7 e a giugno con la parte rimanente della 1. Il Comune, secondo cui è l'unica strada percorribile, ha motivato la scelta sia con argomentazioni ambientali (l'obiettivo è raggiungere l'80% della differenziata) sia con quelle economiche (la riduzione dei costi di smaltimento).
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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