La scuola chiede spazi alla città e alla Regione

Sabato 30 Maggio 2020
LA PROPOSTA
UDINE Stadio, oratori, cinema e teatri: la scuola ha fame di nuovi spazi per poter garantire le misure di sicurezza previste per il rientro in aula, a settembre, di alunni e studenti. È per questo che 19 dirigenti, tra istituti comprensivi e scuole secondarie di secondo grado in Comune di Udine, hanno lanciato un appello alle istituzioni (dal presidente della giunta regionale, al sindaco; dal presidente della Camera di Commercio, all'Arcivescovo, dal rettore dell'Università friulana al commissario Uti) per avviare un confronto e individuare nuovi luoghi adatti alle attività didattiche, rimodulate, in tutti i loro aspetti, in base alla complessa situazione attuale che richiede alcuni sforzi in più: organici adeguati e spazi aggiuntivi.
APRIRSI AL TERRITORIO
«Siamo consapevoli scrivono nella lettera -, che la scuola dovrà aprirsi al territorio e andare oltre il perimetro dei tradizionali edifici, che risultano già angusti in una situazione di normalità e che in una situazione di emergenza risulterebbero totalmente inadeguati. Chiediamo perciò agli enti locali e ai soggetti istituzionali detentori di spazi, di concentrarsi non solo sulla riorganizzazione di quelli esistenti, ma anche e soprattutto di fare subito un censimento di locali adattabili a un utilizzo scolastico, dotati di servizi, accessori e privi di barriere architettoniche. Occorre avviare al più presto un confronto territoriale tra i dirigenti scolastici, gli enti locali, le associazioni civili, sportive e religiose per individuare spazi sicuri e idonei, definendo i tempi degli eventuali interventi edilizi e della imprescindibile sanificazione».
LE PROPOSTE
Nell'elenco dei dirigenti, ci sono circoli, oratori, capannoni, teatri, cinema, aule universitarie inutilizzate, spazi di associazioni, edifici di proprietà della Regione o gestiti dalla UTI, locali privati, ma anche lo Stadio Friuli: «Gli ampi spazi dislocati sotto la tribuna centrale potrebbero essere resi sicuri e idonei ad accogliere gli studenti alla ripresa delle attività nel prossimo settembre. Spetterà poi alle istituzioni scolastiche concludono - trovare il modo di utilizzo migliore per garantire insieme alla qualità del servizio di istruzione anche la tutela della sicurezza dei nostri studenti. Da ultimo sollecitiamo le forze politiche a persuadere l'amministrazione centrale dell'Istruzione affinché receda dalla grave decisione di operare pesanti tagli agli organici e metta a disposizione un numero di docenti e di collaboratori scolastici adeguato ad affrontare la grande sfida che ci attende».
I FIRMATARI
L'appello è stato sottoscritto da Marina Bosari (Liceo scientifico Copernico), Maria Cacciola (Istituto comprensivo Udine IV), Andrea Carletti (ITI Malignani), Maria Rosa Castellano (Istituto Tecnico Economico Deganutti), Mauro Cecotti (Istituto comprensivo Udine I), Laura Decio (Istituto Tecnico Statale Marinoni), Andrea Degiglio (IPSIA Ceconi), Paolo De Nardo (Istituto comprensivo Udine III), Beatrice Facchini (Istituto comprensivo Udine VI), Luca Gervasutti (Liceo classico Stellini), Maria Elisabetta Giannuzzi (Istituto comprensivo Udine II), Anna Pertoldi (Istituto Tecnico Zanon), Rossella Rizzatto (Liceo Artistico Sello), Stefano Stefanel (Liceo scientifico Marinelli), Tullia Trimarchi (Istituto comprensivo Udine V), Maddalena Venzo (ISIS Stringher), Flavia Virgilio (Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti), Gabriella Zanocco (Liceo Percoto) e Annamaria Zilli (Liceo educandato Uccellis).
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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