IN LAGUNA
GRADO «Probabilmente era dal 1982 che non si vedeva un'acqua alta

Giovedì 14 Novembre 2019
IN LAGUNA GRADO «Probabilmente era dal 1982 che non si vedeva un'acqua alta
IN LAGUNA
GRADO «Probabilmente era dal 1982 che non si vedeva un'acqua alta di questo tipo a Grado». A metterlo in luce, al termine di una nottata e una giornata concitate è stato il sindaco gradese Dario Raugna. Una marea anomala, 180 centimetri sul livello del male, ben oltre quanto accaduto lo scorso anno, quando l'acqua era cresciuta fino a 145 centimetri. Nell'isola del sole sono finite sott'acqua zone della città che solitamente rimangono asciutte. Ben 70 gli interventi portati a termine dai vigili del fuoco e dai volontari della Protezione civile, 30 solo nella serata di martedì. Le strade in entrata sono state chiuse per precauzione, compresa la 352. Da segnalare, fatto raro, che l'acqua ha raggiunto anche la basilica di Sant'Eufemia, uno dei punti più alti del centro storico gradese, allagando alcune aree.
LA GESTIONE
«È stata portata assistenza agli anziani perché è saltata la corrente elettrica in interi condomini ha spiegato il sindaco ; avevamo predisposto anche Casa Serena per le persone in difficoltà, poi abbiamo ripiegato sui parenti per cercare di dare il massimo comfort anche in questa situazione drammatica; danni si sono registrati nei seminterrati, nei negozi, tra i garage, in palestra, poi i problemi sulla diga. Pensiamo di prorogare la chiusura delle scuole fino a venerdì e poi ci metteremo all'opera per la conta dei danni». Anche perché l'emergenza non pare esaurita, alla luce della nuova allerta meteo diramata ieri dalla Protezione civile che porterà ancora acqua alta sia oggi, sia venerdì: «Più che quella di giovedì ci preoccupa l'alta marea annunciata per venerdì, alle 9.30 sono previsti 167 centimetri conclude Raugna - poi bisogna vedere se c'è concomitanza di scirocco e a quel punto la situazione potrebbe di nuovo peggiorare.
LA BASSA
Non solo Grado, ma anche Aquileia, Lignano, Marano, Latisana e poi ancora Duino e Muggia sulla costa triestina, paesi che hanno subito disagi dall'alta marea con scuole chiuse, allagamenti, esondazioni. Nella città romana raggiunte diverse abitazioni dall'acqua esondata dal Natissa, non protetto dagli argini. È stato effettuato un sopralluogo immediato con i tecnici regionali della Protezione civile, per calcolare i danni provocati e per costruire assieme un piano d'azione per le emergenze previste nei prossimi giorni. Particolarmente grave la situazione delle sponde nord del Natissa, progettate e parzialmente finanziate: i lavori dovrebbero partire in tempi ragionevoli. Infine una serie di interventi immediatamente necessari per garantire la sicurezza dei cittadini, come le sponde del fiume Terzo e la località di Borgo San Felice. Acqua alta anche ad Aprilia Marittima. Disagi sulla statale 352, a Precenicco, a Pertegada e a Monfalcone in via Marina Nova. Nella città dei cantieri navali sono state colpite principalmente Marina Julia e Marina Nova a causa principalmente del vento di scirocco che ha aggravato l'alta marea. In particolare, è stato necessario chiudere nella notte il ponte di via Bagni nuova, riaperto in mattinata, ma presidiato costantemente dalla Protezione civile per garantire l'eventuale transito da parte dei mezzi di emergenza. Sull'arenile di Marina Julia sono stati portati dal mare grossi rami, tronchi e perfino lavatrici. Sul Brancolo gli uomini del Consorzio di bonifica pianura isontina si sono mobilitati nel primo pomeriggio per la rimozione di un grosso albero che, cadendo, ha distrutto parte della protezione laterale della strada. A Trieste rallentamenti lungo le Rive e nelle strade limitrofe. Allagata piazza Unità. Piazza Tommaseo e via Canal Piccolo sono rimaste chiuse al transito così come via Genova da piazza Ponterosso alle Rive, via Cadorna da via Venezian e via Diaz.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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