MISSIONE
UDINE Pronti a partire per la Cina con l'obiettivo di raccogliere investimenti, attrarre capitali, incentivare l'incoming turistico. Il tutto senza dover aprire il portafogli di mamma Regione perché il costo del viaggio e dell'ospitalità sarà a carico dei Dragoni. Questa la ghiotta occasione che potrà sfruttare la delegazione del Friuli Venezia Giulia diretta a Chengdu, capoluogo della Provincia di Sichuan, dal 18 al 24 settembre, in occasione della Western China International Fair (Wcif). A guidarla l'assessore Sergio Emidio Bini, il presidente dell'Autorità di sistema portuale Zeno D'Agostino, il direttore del Cluster regionale Arredo Carlo Piemonte e Rodolfo Martina coordinatore di Agenzia investimenti Fvg. «Il Sichuan sta diventando una delle aree di sviluppo altamente strategiche del mercato cinese sia per la propensione agli investimenti con la previsione di diventare un'area industriale da 1 trilione di yuen ha spiegato Bini - sia per il ruolo logistico che ricopre in quanto punto di arrivo dei treni Europa-Cina all'interno della nuova Via della Seta. In quest'ottica intendiamo proseguire ad instaurare rapporti costruttivi con i massimi livelli governativi della Provincia cinese accompagnando l'Autorità portuale, il Cluster e l'Agenzia investimenti a rafforzare i contatti e la presenza sull'area». L'export regionale verso la Cina è passato da oltre 262 milioni del 2016 a circa 282 milioni di euro del 2017 e le importazioni hanno fatto segnare un incremento da 514 a 535 milioni. Le esportazioni di mobili verso la Cina rappresentano la quarta voce merceologica delle esportazioni regionali dopo i macchinari e c'è ampio spazio per incrementi a due cifre. E una delle novità dello spazio espositivo, come ha illustrato Piemonte, sarà la promozione del Fvg attraverso un visore che mostrerà un percorso virtuale capace di far immergere nella natura, nella cultura e nei sapori del territorio regionale, nel porto di Trieste per scoprire le potenzialità del sistema logistico del Fvg e nelle aziende della regione.
D.Z.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Pronti a partire per la Cina con l'obiettivo di raccogliere investimenti, attrarre capitali, incentivare l'incoming turistico. Il tutto senza dover aprire il portafogli di mamma Regione perché il costo del viaggio e dell'ospitalità sarà a carico dei Dragoni. Questa la ghiotta occasione che potrà sfruttare la delegazione del Friuli Venezia Giulia diretta a Chengdu, capoluogo della Provincia di Sichuan, dal 18 al 24 settembre, in occasione della Western China International Fair (Wcif). A guidarla l'assessore Sergio Emidio Bini, il presidente dell'Autorità di sistema portuale Zeno D'Agostino, il direttore del Cluster regionale Arredo Carlo Piemonte e Rodolfo Martina coordinatore di Agenzia investimenti Fvg. «Il Sichuan sta diventando una delle aree di sviluppo altamente strategiche del mercato cinese sia per la propensione agli investimenti con la previsione di diventare un'area industriale da 1 trilione di yuen ha spiegato Bini - sia per il ruolo logistico che ricopre in quanto punto di arrivo dei treni Europa-Cina all'interno della nuova Via della Seta. In quest'ottica intendiamo proseguire ad instaurare rapporti costruttivi con i massimi livelli governativi della Provincia cinese accompagnando l'Autorità portuale, il Cluster e l'Agenzia investimenti a rafforzare i contatti e la presenza sull'area». L'export regionale verso la Cina è passato da oltre 262 milioni del 2016 a circa 282 milioni di euro del 2017 e le importazioni hanno fatto segnare un incremento da 514 a 535 milioni. Le esportazioni di mobili verso la Cina rappresentano la quarta voce merceologica delle esportazioni regionali dopo i macchinari e c'è ampio spazio per incrementi a due cifre. E una delle novità dello spazio espositivo, come ha illustrato Piemonte, sarà la promozione del Fvg attraverso un visore che mostrerà un percorso virtuale capace di far immergere nella natura, nella cultura e nei sapori del territorio regionale, nel porto di Trieste per scoprire le potenzialità del sistema logistico del Fvg e nelle aziende della regione.
D.Z.
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