IL CASO
UDINE Non è riuscito a sopravvivere indenne neanche un mese il murale

Venerdì 22 Novembre 2019
IL CASO
UDINE Non è riuscito a sopravvivere indenne neanche un mese il murale che Simone Mestroni - che da tempo sta cercando di abbellire alcuni angoli di Udine per trasformarla in Città della poesia - aveva realizzato in viale Forze armate, nel Peep Est. L'opera, che era stata dipinta su una cabina di E-distribuzione - era stata inaugurata infatti il 25 ottobre scorso alla presenza di due esponenti della Giunta Fontanini, gli assessori Alessandro Ciani e Daniela Perissutti. Ignoti vandali l'hanno presa di mira deturpando l'opera da un lato danneggiandola producendo due macchie bianche (probabilmente la tinta era contenuta in palloncini lanciati contro il muro) su una parete e dall'altra tracciando la scritta Mestroni picchiatore fascista, a ricordare i trascorsi della militanza politica dell'artista del quartiere Aurora.
Un gesto che ha provocato un'immediata reazione del sindaco, Pietro Fontanini: «Mi auguro che il vigliacco che ha deturpato l'opera di Simone Mestroni recentemente inaugurata nel quartiere Aurora - ha detto il primo cittadino - sia identificato al più presto e costretto a pagare per quanto ha fatto. A preoccupare, oltre alla violenza del gesto in sè - ha proseguito - è la convinzione di potersi ergere a giudici della moralità altrui e l'incapacità di capire che così non si colpisce solo il singolo, ma un intero quartiere che cerca e sta finalmente trovando un riscatto dalla propria condizione periferica».
Fontanini chiude poi rivolgendosi direttamente a Mestroni: «Simone sappia che troverà sempre in me e nell'Amministrazione che rappresento una sponda e un sostegno nello svolgimento della sua opera di abbellimento del centro cittadino e di riqualificazione dei quartieri».
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