I Dem sceglieranno giovedì la data del congresso regionale

Domenica 20 Maggio 2018
DOPO ROMA
UDINE Domani la Direzione regionale dei Dem per analizzare a fondo le dinamiche del voto del 29 aprile scorso e il 31 maggio l'assemblea in cui si deciderà se il percorso per arrivare ai congressi provinciali (Udine e Pordenone) e al congresso regionale sarà breve (subito dopo l'estate) o lungo, cioè a inizio 2019. All'ordine del giorno, anche la decisione su chi guiderà tale percorso.
È questo il cronoprogramma che il segretario regionale del Pd, Salvatore Spitaleri, ieri aveva già abbozzato a solo un quarto d'ora dalla fine dell'assemblea nazionale del Pd tenutasi a Roma e durante la quale il partito ha scelto la terza via rispetto al segretario subito o il congresso subito: accreditare il segretario reggente Maurizio Martina con l'approvazione della sua relazione e al contempo aprire la fase che porterà al congresso nazionale entro fine anno. Una via che ha creato non pochi malumori tra i delegati giunti da tutta Italia per il voto - tra i quali una dozzina dal Friuli Venezia Giulia: Spitaleri, Debora Serracchiani ed Ettore Rosato, Alessandro Maran, Laura Fasiolo, Enrico Di Stefano, Daniela Corso, Caterina Conti, Nicola Conficoni, Chiara Da Giau, Diego Moretti, Marco Rossi e Adele Codarino -, ma che Spitaleri giudica invece positivamente, rispetto a quello che sarebbe potuto accadere. «In premessa il clima è stato complesso e di forte contrasto», ammette il segretario regionale, ricordando che l'assemblea è anche iniziata due ore dopo il previsto e ha registrato la dipartita di Matteo Renzi (le cui dimissioni da segretario nazionale sono, è stato ribadito, «irrevocabili») e di molti renziani poco dopo.
Con il passare del tempo, però, il clima si è rasserenato e si è giunti al riconoscimento di Martina segretario fino al congresso. «Al voto hanno partecipato anche i renziani», assicura Spitaleri, che ha visto votare a favore, per esempio, il triestino Rosato. Una «chiarezza di orizzonti», prosegue il segretario Dem, che «consente in regione di definire il cronoprogramma per il rinnovo dei nostri organi e dà quella stabilità necessaria per concentrarci sui temi per l'opposizione» tanto al governo di Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia, quanto al Governo giallo-verde a Roma.
Sulla data per il congresso regionale Spitaleri non si sbilancia rispetto alle due ipotesi in campo (dopo l'estate o all'inizio dell'anno prossimo), anche se evidenzia l'opportunità che «non si sovrapponga a quello nazionale». Tuttavia, se proprio fosse chiamato a scegliere, messa la maglia del militante e non quella del segretario «sceglierei per un percorso lungo», conclude.
A.L
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Ultimo aggiornamento: 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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