IL SOPRALLUOGO
TOLMEZZO «Non servono fiumi di denaro per migliorare il quadro. Ma se crediamo nella funzione rieducativa della pena è necessario intervenire, a Tolmezzo come altrove. Con strutture più moderne dove poter lavorare in sicurezza e più rispettose dei diritti». È la conclusione che ha tratto il senatore pordenonese di Forza Italia e componente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, Franco Dal Mas, al termine della visita che ha fatto al carcere di Tolmezzo, la seconda tappa nel sistema carcerario del Friuli Venezia Giulia dopo quella fatta a inizio aprile nella casa circondariale di Pordenone. «Sovraffollamento, organico insufficiente e finanziamenti inadeguati per la manutenzione e per i compensi ai detenuti lavoratori» sono le maggiori criticità che Dal Mas ha evidenziato al termine della visita. «Quello di Tolmezzo, con la sezione per il 41 bis, è il carcere più grande della regione e ha attualmente 199 detenuti a fronte di una capienza massima di 149 persone ha spiegato -. Inoltre, dei 32 ispettori e 49 sovrintendenti previsti a Tolmezzo, sono rispettivamente 8 e 2 quelli operativi, cui si aggiunge la mancanza di due dirigenti su tre e persino del comandante». A rendere più complessa la situazione la scarsità di fondi per la manutenzione e la ristrutturazione ad esempio le due caserme dell'istituto e la serra presso cui lavorano gli internati, divelta dal vento e non ancora rimessa in sesto. Così come mancano fondi per le mercedi, i compensi assegnati agli internati che prestano attività lavorative all'interno del carcere. «Facile immaginare come, nonostante la buona volontà e la disponibilità del personale in servizio a Tolmezzo ha proseguito il senatore -, sia complicato garantire un'organizzazione del lavoro efficiente e far sì che la detenzione svolga una funzione realmente rieducativa per i detenuti». Oggi, secondo i dati forniti dal parlamentare, i detenuti sono 639 a fronte di una capienza di 467 unità.
A.L.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA TOLMEZZO «Non servono fiumi di denaro per migliorare il quadro. Ma se crediamo nella funzione rieducativa della pena è necessario intervenire, a Tolmezzo come altrove. Con strutture più moderne dove poter lavorare in sicurezza e più rispettose dei diritti». È la conclusione che ha tratto il senatore pordenonese di Forza Italia e componente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, Franco Dal Mas, al termine della visita che ha fatto al carcere di Tolmezzo, la seconda tappa nel sistema carcerario del Friuli Venezia Giulia dopo quella fatta a inizio aprile nella casa circondariale di Pordenone. «Sovraffollamento, organico insufficiente e finanziamenti inadeguati per la manutenzione e per i compensi ai detenuti lavoratori» sono le maggiori criticità che Dal Mas ha evidenziato al termine della visita. «Quello di Tolmezzo, con la sezione per il 41 bis, è il carcere più grande della regione e ha attualmente 199 detenuti a fronte di una capienza massima di 149 persone ha spiegato -. Inoltre, dei 32 ispettori e 49 sovrintendenti previsti a Tolmezzo, sono rispettivamente 8 e 2 quelli operativi, cui si aggiunge la mancanza di due dirigenti su tre e persino del comandante». A rendere più complessa la situazione la scarsità di fondi per la manutenzione e la ristrutturazione ad esempio le due caserme dell'istituto e la serra presso cui lavorano gli internati, divelta dal vento e non ancora rimessa in sesto. Così come mancano fondi per le mercedi, i compensi assegnati agli internati che prestano attività lavorative all'interno del carcere. «Facile immaginare come, nonostante la buona volontà e la disponibilità del personale in servizio a Tolmezzo ha proseguito il senatore -, sia complicato garantire un'organizzazione del lavoro efficiente e far sì che la detenzione svolga una funzione realmente rieducativa per i detenuti». Oggi, secondo i dati forniti dal parlamentare, i detenuti sono 639 a fronte di una capienza di 467 unità.
A.L.
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