Dai Monty Python ai misteri geografici dell'Ottocento

Sabato 19 Settembre 2020
Brillante e affabulatore, è Sir Michael Palin. Molto più noto come l'uomo dei Monty Python, non di meno, grande ricercatore e documentarista, tanto da aver presieduto la Royal Geographical Society. In collegamento dalla sua abitazione Sir Palin è intervenuto al festival Pordenonelegge intervistato dallo scrittore Alberto Garlini, portando nel caloroso pomeriggio estivo pordenonese il gelido fascino dei ghiacci dell'Antartide e del passaggio a Nordovest. Una conversazione divertente e appassionante intorno a uno dei misteri che dopo 170 anni arriva a una svolta. È Il mistero dell'Erebus romanzo pubblicato dall'editore Neri Pozza, la ricostruzione della grande spedizione a Nord Ovest finita con la sparizione delle navi Erebus e Terror. Il fascino per il mare e per le grandi spedizioni nasce dalle letture fin dalla giovane età di Palin, «benché il mio Paese sia interamente costeggiato dal mare e perciò così strettamente legato agli oceani, sono nato a Sheffield, una cittadina nel centro dell'Inghilterra, a 85 miglia dal mare dove perciò raramente andavamo. Tuttavia sono cresciuto con questa fascinazione per il mare, appena tornavo a casa leggevo libri che ne parlassero, l'oceano era per me una sorta di fuga rispetto all'ambiente in cui vivevo» ha esordito ieri Palin rispondendo a Garlini. «Nel 2014 dopo l'ultimo show dei Monty Python mi chiedevo con insistenza cosa avrei fatto dopo. Il ricordo dell'Erebus mi girava per la testa ma non così precisamente fino a quando nel settembre del 2014 il primo ministro canadese annunciò il ritrovamento del relitto» ha proseguito Palin nel suo racconto ieri tra ricostruzione, indagine e qualche guizzo comico, pennellate ironiche nel descrivere i protagonisti del suo libro. Tra cui Robert McCormick, medico e botanico «il cui diario di bordo è pieno di motti di spirito, era un personaggio molto Monty Python» ha scherzato l'autore. A ogni approdo in una nuova landa durante le spedizioni nell'Antartide, McCormick scendeva di corsa dalla nave e subito dopo aver dato un nome a ogni uccello mai visto prima, lo uccideva. «Hei bell'uccellino.. e bang! - così Michael Palin - Poi ne caricava un esemplare in nave per portarlo nei musei inglesi. Soffrì molto di questo, specialmente quando si trattò dei pinguini. Però tuttora in qualche cittadina inglese ci sono ancora in giro degli esemplari di McCormick, magari con qualcjhe foro in testa». Le sorti dell'Erebus nelle sue spedizioni nell'Antartide sono la storia di due grandi protagonisti, i capitani John Franklin e James Clark Ross. E soprattutto l'Ottocento il secolo delle grandi scoperte. L'Erebus era una nave bombardiere progettata per gli assedi dal mare, poi convertita a nave di scoperte geografiche, tra gli anni Trenta-Quaranta del XIX secolo. «C'era la coscienza di una sorta di missione di conoscenza, si usciva dall'Illuminismo, si voleva sfruttare gli avanzamenti di conoscenze tecnologiche per sapere di più ed esplorare l'ignoto» ha concluso Palin.
Valentina Silvestrini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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