Covid, la sfida della Regione: entro dicembre 400mila terze dosi

Venerdì 24 Dicembre 2021
Covid, la sfida della Regione: entro dicembre 400mila terze dosi
IL QUADRO
UDINE La Regione Fvg e le Regioni attori protagonisti in quest'anno «particolarmente difficile», affrontando «uno sforzo enorme», insieme alle aziende sanitarie, per «garantire i cittadini». È così che ieri il presidente del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha archiviato l'anno 2021, ripercorrendone l'attività con un accento regionalistico emerso più volte, per dire del ruolo strategico svolto dalle Regioni nel far fronte ad un virus che continua a variare anziché andarsene. «Quasi completamente a carico della Regione dal punto di vista organizzativo ed economico i tamponi secondi in Italia per numero e i tracciamenti», ha elencato, e a carico delle casse regionali «il potenziamento svolto nei presidi sanitari per dare risposte alle esigenze di cura per il Covid e per tutte le altre patologie». E poi la campagna vaccinale: «Due milioni di dosi in 10 mesi e l'obiettivo di raggiungere le 400mila terze dosi entro dicembre e decine di migliaia di tamponi ogni giorno».
LAVORO
Un lavoro imponente sul campo che, parallelamente, è stato accompagnato da un impegno per armonizzare le regole sanitarie per il contenimento del Covid con quelle necessarie affinché l'economia non collassasse. Un fronte, meno appariscente ma concreto e fruttuoso, che la Regione e le consorelle hanno presidiato, per contribuire a due soluzioni maturate nel 2021: «L'individuazione dei parametri per il cambio di fascia - si è passati dal Rt all'incidenza e infine al tasso di ospedalizzazione - adeguandoli così al mutare della situazione, poiché in virtù delle vaccinazioni abbiamo il 50% in meno di ospedalizzazione rispetto al 2020 ha spiegato Fedriga -; l'introduzione del green pass, fortemente voluto dalle Regioni, perché ha consentito di dare prospettiva, anche alle imprese». Un'attività senza pari sul fronte sanitario che, ha proseguito il presidente, è stata accompagnata da un'altrettanta forte azione regionale a favore dell'economia. Sono perciò tutti legati alle conseguenze generate dal Covid i 17 milioni investiti a sostegno di 11mila attività produttive, cui si sono aggiunti atri mille soggetti che hanno fruito di contributi a fondo perduto nella cultura e nello sport. Il sistema sanitario regionale, tuttavia, non ha vissuto un anno storico solo per gli effetti pandemici. Il 2021, infatti, nella lettura che ne ha dato il presidente, ha segnato «un fortissimo cambio di passo negli investimenti sanitari, con numeri non paragonabili agli anni precedenti». Un punto, questo, su cui aveva dato particolare spazio il vicepresidente e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, illustrando nei giorni scorsi la parte di competenza della legge di Stabilità.
FONDI
«Abbiamo stanziato 25 milioni per l'ex ospedale psichiatrico di Udine, 8 milioni per il nuovo 118 in Porto Vecchio a Trieste, 6 milioni di investimenti edili per affrontare l'emergenza Covid ha elencato Fedriga -, 4 milioni per il distretto di Tarcento e i presidi di Codroipo e Gemona, 39 milioni per l'adeguamento di edifici. Investimenti che proseguiranno nei prossimi anni», ha assicurato, rafforzando il sistema sanitario regionale. Che nel 2022 vivrà la riforma impostata dall'attuale Giunta prima che esplodesse l'emergenza. «L'integrazione socio-sanitaria è ciò di cui il nostro sistema ha bisogno», ha indicato Riccardi e «le grandi risorse messe a disposizione serviranno per progettare la sanità territoriale, di cui si è vista la fragilità nel corso della pandemia. Per rendere compiuto il miglior utilizzo delle significative risorse previste dalla Regione ha considerato Riccardi -, ci attendiamo che lo Stato modifichi le attuali regole e consenta l'avvio del necessario piano di investimenti sul capitale umano in sanità». Prevista, inoltre, la revisione delle strutture residenziali per gli anziani e i piani di investimento su cronicità e disabilità. In riferimento allo sforzo sanitario in tempo di pandemia, Riccardi ha concluso citando «l'alleanza con il volontariato, che ci ha consentito di superare i momenti più duri dell'emergenza», e l'impegno della Protezione civile, impegnata anche in servizi fuori regione.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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