Cimice, si muovono i parlamentari Ue

Mercoledì 11 Settembre 2019
Cimice, si muovono i parlamentari Ue
AGRICOLTURA
UDINE Agricoltori, sindaci e produttori chiedono che venga dichiarato lo stato di calamità per gli ingenti danni causati dalla cimice asiatica marmorata, direzione in cui si è già mossa l'Emilia Romagna, ma sulla richiesta saranno necessarie verifiche tecniche come ha fatto sapere l'assessore regionale alle risorse agroalimentari Stefano Zannier in sede di Commissione in cui si sono susseguite numerose audizioni sui danni causati alle aziende agricole dalla cimice, anche alla luce delle ultime catture fatte dall'Ersa con le trappole che hanno dimostrato come il Fvg sia la regione con la più alta presenza di questo insetto che sta mettendo in ginocchio molti agricoltori. Abbiamo chiesto che si dichiari lo stato di calamità per dare la possibilità agli agricoltori di beneficiare di agevolazioni fiscali e contributive spiega il direttore di Coldiretti Fvg, Danilo Merz come la sospensione del pagamento dei mutui. Tra le richieste messe sul tavolo, anche l'introduzione della vespa samurai come insetto antagonista per cercare di combattere la cimice. In un documento congiunto tra le Regioni colpite, letto in aula da Zannier, si è deciso intanto di far proliferare la vespa in due centri, uno in Emilia Romagna e l'altro nella Provincia autonoma. di Trento, in modo da avere un sufficiente numero di insetti da immettere nelle regioni, anche se la procedura non sarà immediata dato che devono scendere in campo tre ministeri: salute, ambiente e politiche agricole. Ma le Regioni sono chiare: la procedura dev'essere attivata entro 60 giorni dalla richiesta e gli agricoltori sono consapevoli che per i primi risultati ci vorranno anni. L'unione farà la forza, si spera, anche per la deroga al decreto 102/2004. A partire da quest'anno, infatti, i danni da cimice rientrano tra gli eventi assicurabili, ma ad ora non ci sono assicurazioni disposte a farlo aggiunge Merz -. La deroga, da finanziare con fondi statali deve partire prima possibile. La Regione si sta muovendo, ma nelle more di un quadro legislativo che presenta difficoltà conclude il direttore di Coldiretti , ma l'impegno della Regione ha trovato supporto anche dai parlamentari europei a Bruxelles a cui si sono rivolti gli stessi agricoltori.
EUROPARLAMENTARI
Dopo gli incontri avuti in Regione con i rappresentanti delle associazioni agricole, continua il nostro lavoro nelle istituzioni per arrivare a risposte concrete in grado di contrastare i danni causati dalla cimice asiatica. A seguito della gravità della situazione - interviene l'europarlamentare leghista, Marco Dreosto - abbiamo presentato un'interrogazione urgente al Parlamento Europeo, chiedendo l'istituzione di un fondo a sostegno delle aziende agricole italiane danneggiate. Anche l'europarlamentare Elena Lizzi (Lega), presente in Commissione, ha affermato di volersi attivare per chiedere in Europa una maggiorazione della dotazione delle Ocm, per la creazione di fondi mutualistici per compensare i danni e l'attivazione di progetti di ricerca dedicati alle strategie di contrasto e di coesistenza con la cimice e chiede anche l'apertura di un tavolo interministeriale Abbiamo interessato il Ministro dell'Agricoltura - afferma - così che possa essere chiarito alla Commissione europea la portata del problema che colpisce i territori del Nord Est e soprattutto una quantificazione dei danni subiti ai redditi dei nostri imprenditori agricoli. Da parte mia e dei miei colleghi della Lega in Parlamento europeo è garantito il massimo impegno a monitorare che l'iter avvenga nel minor tempo possibile e a farci promotori affinché sia modificato il Regolamento europeo sugli aiuti alle imprese soggette a questi flagelli.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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