«Auto ecologiche, la giunta doveva trovare i soldi come per la benzina»

Lunedì 10 Agosto 2020
«Così come sono stati trovati i soldi per finanziare lo sconto carburante, allo stesso modo la Giunta Fedriga dovrebbe fare uno sforzo e trovare risorse adeguate per sostenere davvero la mobilità sostenibile. Sono passati poco più di due mesi da quando l'assessore all'Ambiente ha annunciato che il Fvg si candiderà come Regione pilota per la sperimentazione della strategia europea che mira a raggiungere un'economia con emissioni zero di gas a effetto serra entro il 2050, obiettivo al centro del Green Deal europeo. Belle intenzioni, peccato che si schiantino ogni volta contro la pressoché totale inerzia del centrodestra, come dimostrato anche in occasione dell'assestamento di bilancio». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni commentando la bocciatura da parte della maggioranza di centrodestra delle proposte del Pd per lo sviluppo e la mobilità sostenibile presentate attraverso una serie di emendamenti all'assestamento di bilancio 2020-2022 votato nei giorni scorsi dal Consiglio regionale.
«Attraverso appositi emendamenti - spiega Conficoni - avevamo chiesto di rifinanziare la misura per sostenere la diffusione di veicoli ecologici (auto elettriche, ibride, alimentate a metano e gpl) con 3 milioni in modo tale da poter soddisfare le circa 500 domande congelate per mancanza di fondi e accogliere anche nuove istanze presentate da qui a fine anno». Inoltre, tra le proposte del Pd bocciate dal centrodestra, continua Conficoni, «lo stanziamento di 300mila euro per sviluppare progetti di mobilità casa-scuola e casa-lavoro in bicicletta, lo scorrimento della graduatoria delle domande di contributo presentate dai Comuni per elaborare i biciplan e ulteriori 300mila euro per incentivare l'acquisto di biciclette a pedalata assistita, cargo e pieghevoli. I 100mila euro appostati dopo numerosi solleciti dalla Giunta per attivare una nuova linea contributiva, infatti, non consentono di dare una risposta alle centinaia di richieste di cittadini, rimaste nel limbo in seguito all'esaurimento delle risorse disponibili».
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