Allarme truffe nelle chiese con le finte sanificazioni

Domenica 14 Giugno 2020
Allarme truffe nelle chiese con le finte sanificazioni
TRUFFE IN CHIESA
PORDENONE La truffa viaggia con il Covid-19. Anche ai danni dei preti, a spese dei quali alcune sono già state tentate. Così don Simone Toffolon, che per la Diocesi di Concordia-Pordenone segue il delicato settore artistico, lancia l'allarme: Attenti agli imbroglioni. Aggiungendo subito: Ricordiamoci che le nostre chiese sono scrigni preziosi di storia e d'arte, anche negli arredi minori. Pensiamo semplicemente ai banchi, spesso antichi e scolpiti. Ci viene quindi richiesto un intelligente equilibrio tra la legittima difesa dal virus e la necessaria tutela dei beni parrocchiali.
DANNI
In sintesi: evitare i truffatori, ma anche il pericolo di causare dei danni. L'emergenza sanitaria in atto rende necessarie le operazioni di sanificazione spiega il prete -, adottando procedure che spesso prevedono l'utilizzazione di disinfettanti come ipoclorito di sodio, alcool e perossido d'idrogeno. Tuttavia, non tutte le sostanze sono adeguate alla pulizia di ambienti dove sono esposti e conservati beni culturali, oppure caratterizzate da decori come stucchi, affreschi e materiale lapideo lavorato. Lo stesso ipoclorito (alias varachina) per essere efficace sul coronavirus va utilizzata con una concentrazione nell'acqua che sia almeno dello 0,1%. Purtroppo argomenta Toffolon - è una sostanza inquinante e ossidante. Non è infatti compatibile con la conservazione di materiale lapideo e gessoso, con policromie e legno verniciato. Che fare allora? Nei nostri sacri edifici risponde -, l'azione più opportuna e sicura è quella di pulire regolarmente le superfici lavabili con una soluzione di etanolo al 70% in acqua, come del resto suggerisce la Sovrintendenza.
NIENTE FURBI
Nel contempo puntualizza l'esperto è necessario evitare il pericolo di cadere nelle mani di approfittatori e imbroglioni. I tempi come quello che stiamo vivendo, purtroppo, accendono le creatività disoneste. Invito quindi i parroci a non accettare alcuna proposta di presunti professionisti che offrano competenze per sanificazioni in chiesa. Prima di accogliere qualsiasi opzione, suggerisco a tutti di confrontarsi direttamente con l'Ufficio amministrativo della Curia e con quello per l'arte sacra e i beni culturali.
p.p.s.
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