A scuola di coraggio con le Frecce

Domenica 21 Gennaio 2018
A scuola di coraggio con le Frecce
L'INIZIATIVA
UDINE L'esempio concreto, si sa, è più efficace delle semplici parole. E chi meglio dei piloti della Pattuglia acrobatica nazionale può raccontare cosa significa raggiungere i propri obiettivi con impegno, dedizione, spirito di sacrificio e lavoro di squadra? Ecco perché, per l'ottavo anno consecutivo, è stato confermato A scuola con le Frecce Tricolori, il progetto educativo sostenuto dalla Fondazione Friuli, che porterà la Pan in otto istituti scolastici di Udine e Pordenone. Da febbraio a marzo, infatti, i piloti incontreranno gli studenti degli istituti superiori Paolo Sarpi di San Vito al Tagliamento e Il Tagliamento di Spilimbergo, il liceo scientifico di Pordenone, le scuole medie di Aviano, le medie e le superiori di Tarvisio, il Convitto Diacono di Cividale, la media Manzoni di Udine e l'istituto superiore Marchetti di Gemona. «Diamo continuità ad un progetto cui teniamo e che viene da lontano ha spiegato il presidente della Fondazione, Giuseppe Morandini -, un'iniziativa stimolante per cui ringraziamo il precedente presidente, Lionello D'Agostini, e la sua squadra. Quest'anno ci sono due novità: il coinvolgimento della scuole medie, perché riteniamo che il messaggio dei piloti possa essere ancora più efficace a quell'età, e l'ampliamento del territorio toccato dagli incontri. Mi piace considerare questo progetto come un'ora e mezza di affiancamento al grande lavoro che svolgono quotidianamente dirigente scolastici e insegnanti per far passare messaggi chiari e utili nel periodo formativo, ossia che nella vita non si riesce sempre ad ottenere tutto e subito, magari con un click, ma che è necessaria la disponibilità al sacrificio e alla rinunce. L'esempio di questi piloti, l'eccellenza che hanno raggiunto nel loro mestiere, credo sia una testimonianza vivente utile per i ragazzi. Uno degli insegnamenti principali che esce da questi incontri, è anche quello del lavoro di gruppo: le Frecce Tricolori sono una squadra particolare, dove non si può assolutamente sbagliare».
Nel corso degli otto incontri, gli studenti delle medie e delle superiori vedranno un video esplicativo sulla Pan, potranno conoscere la loro storia, ma soprattutto potranno ascoltare la testimonianza diretta dei piloti. «È un'esperienza molto bella anche per noi ha commentato il tenente colonnello Mirco Caffelli, comandante della Pan -, perché ci mettiamo in gioco. È un piacere partecipare ad un progetto dedicato ai ragazzi in un momento della vita in cui si comincia a pensare a cosa si farà da grandi. La mia passione per l'Aeronautica militare è nata più o meno quando ero alle medie e magari al tempo ci fosse stata un'iniziativa simile. Siamo contenti, di portare l'esperienza delle Frecce Tricolori tra i banchi di scuola, per far passare il messaggio che con tanta buona volontà, il voler fare, il tanto impegno, si riescono a raggiungere risultati di eccellenza, in qualunque campo. Partiamo dal concetto di base dell'aver soddisfazione nel fare bene le cose. Poi, man mano che si cresce, conciliare sacrificio e passione fa arrivare a risultati inimmaginabili». Ma cosa incuriosisce maggiormente i ragazzi? «Ci fanno domande soprattutto sui concetti di coraggio e paura, magari nel fare le manovre. Dopo tanti anni di esperienza ha spiegato -, la risposta che do sempre è che la paura più grande che un pilota delle Frecce prova non è tanto quello della manovra in sé, ma di far sfigurare il gruppo stesso. Il lavoro di squadra è così importante che sbagliare non è solo l'errore del singolo, ma ne va del nome di tutto il gruppo».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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