Musso sempre più una garanzia De Maio ha annullato Lukaku

Lunedì 16 Settembre 2019
BIANCONERI
UDINE A testa alta, così è uscita l'Udinese dallo stadio Meazza, nonostante la sconfitta per 1-0. Eppure il rammarico è tanto, perché Tudor era riuscito bene a bloccare la squadra di Conte, soffocando Brozovic, la principale fonte di gioco dell'Inter. Godin e Skriniar hanno provato a impostare a modo loro, senza dare scintille rilevanti, eccezion fatta per l'assist del difensore ex Atletico Madrid a Sensi, che si è dimostrato uomo in più del momento magico della squadra di Conte. Sono state quindi tante le luci per la squadra bianconera che ha retto bene l'urto della squadra nerazzurra, nonostante lo scellerato gesto di Rodrigo De Paul, espulso con l'aiuto del Var per aver rifilato uno schiaffo ad Antonio Candreva, reo a sua volta di averlo provocato.
LATI POSITIVI
E se nel complesso vanno chiaramente salvati atteggiamento e piglio sia a inizio gara che dopo l'espulsione, il merito del risultato contenuto va anche ascritto alle prestazioni di alcuni singoli, tra cui spiccano Juan Musso e Sebastien De Maio.
Il portierone argentino, in una partita di sofferenza e a tratti anche di monologo nerazzurro, si è distinto alla grande come il migliore in campo dei suoi. Sempre attento e sul pezzo, bravo a concedere qualcosa ai fotografi quando è volato a disinnescare il bolide di Sensi, ma tremendamente reattivo quando con la mano aperta ha ricacciato in gola ad Alexis Sanchez l'urlo del gol all'esordio. Una serie di parate che confermano le qualità innate del portiere dell'Udinese, oltre che la sua bravura a reagire alle difficoltà, visto che prima della sosta per le nazionali era stato invece tra i peggiori del match a causa della sua topica in occasione dell'1-1 di Gervinho, che ha aperto la strada alla rimonta della formazione di D'Aversa.
Un super Musso e un ottimo De Maio, dicevamo. Il difensore francese è stato chiamato in causa dal primo minuto al rientro dall'infortunio al posto di una colonna come William Troost-Ekong, avendo di fronte un leone apparentemente indomabile come Romelu Lukaku.
Conte a fine gara ha difeso il belga ricordando il fatto che avesse giocato nonostante dei forti dolori alla schiena, ma il fattore non sminuisce di una virgola l'eccellente prestazione dell'ex Bologna, che è stato l'ombra del gigante nerazzurro. Sempre sul pezzo, sempre in anticipo, De Maio ha fatto vivere una serata pessima al bomber ex United, rilanciando le sue quotazioni nell'affollato reparto difensivo bianconero.
Buone indicazioni sono arrivate anche da Opoku, apparso a suo agio anche in un ruolo, quello di centrosinistra, non propriamente suo, così come dal sempre solido Stryger Larsen, e da un Lasagna che ha fatto il possibile contro i giganti nerazzurri. Unico consiglio per l'attaccante azzurro: non sempre la potenza è la soluzione migliore, al netto del miracolo di Handanovic che ha frenato il possibile remake del suo primo gol in Serie A realizzato con la maglia del Carpi proprio in quella stessa porta.
Stefano Giovampietro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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