La data del 13 maggio non è un totem e si continua a trattare

Lunedì 2 Marzo 2020
L'Udinese ha goduto di un giorno di riposo fuori programma, poi si preparerà a giocare, ma il forse è d'obbligo, la prossima sfida di campionato a Torino contro i granata. Al momento è previsto che la sfida di sabato si giochi e a porte aperte, se gli scenari non cambieranno. Ieri è anche emersa l'idea quasi pazzesca di tornare a giocare già mercoledì, mentre emergevano i primi casi da corona-virus in Friuli Venezia Giulia. La Lega Serie A ha vagliato una richiesta inattesa del Napoli: «Chiediamo che venga fatto andare avanti il campionato, le due partite di Coppa Italia possono tranquillamente essere rinviate a maggio. Ci troviamo di fronte un'emergenza mondiale e dobbiamo rispettare le decisioni. Ma il calcio è un'industria che va comunque tutelata. A noi questa sembra la soluzione più giusta, si cerca di falsare di meno la competizione. Ne trarrebbero giovamento la Coppa Italia e lo stesso campionato». Un'ipotesi che avrebbe riportato di estrema attualità le partite rinviate, tra cui Juventus-Inter e anche la stessa Udinese-Fiorentina. Richiesta che pare si sia scontrata contro il secco no dell'Inter, anche perché l'Allianz Stadium non sarebbe aperto ai tifosi residenti in Lombardia. La Lega Serie A ha implicitamente respinto la proposta del Napoli convocando una riunione straordinaria proprio per mercoledì alle ore 12, facendo capire che non ci saranno margini per giocare le partite in quella specifica giornata della settimana; quindi al momento Udinese-Fiorentina resta piazzata per il 13 maggio.
Ma la stessa Lega è consapevole che si potrà procedere ad anticipare le partire rinviate qualora necessario, soprattutto se l'Inter dovesse uscire dalla Coppa Italia o dall'Europa League. Lo ha spiegato a chiare lettere il presidente della Lega Paolo De Pino: «Il 13 maggio era la sola data formale libera per tutte e dieci le squadre coinvolte, dovuta agli impegni nelle competizioni nazionali e internazionali. Ora l'ad De Siervo si confronterà con le squadre coinvolte per accelerare insieme i tempi di recupero». Nel frattempo la situazione caotica continuava a imperversare, con la scelta forte della Regione Liguria di confermare la disputa di Sampdoria-Verona, ma a porte chiuse, su idea del presidente della Regione Giovanni Toti, mentre dalla Lega calcistica facevano trapelare l'intenzione di far slittare anche l'incontro del lunedì sera a data da destinarsi.
Ste.Gio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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