IL CONTAGIO
Aurelio De Laurentiis e sua moglie Jacqueline hanno trascorso nella

Sabato 12 Settembre 2020
IL CONTAGIO
Aurelio De Laurentiis e sua moglie Jacqueline hanno trascorso nella loro casa di Roma la prima giornata di isolamento dopo la positività al covid19. A quanto si apprende da fonti del club il presidente azzurro non ha febbre né particolari problemi di tosse o respiratori, sente solo una diffusa debolezza e qualche dolore articolare. Jacqueline, sua moglie, ha avuto la febbre ma ieri la sua temperatura è scesa. De Laurentiis viene costantemente monitorato dai medici tenendo conto dell'età, 72 anni, e dei problemi di salute precedenti che ha superato: due anni fa un problema cardiaco e lo scorso anno una forte polmonite. Il decorso al momento non desta però preoccupazione e i medici nei prossimi giorni valuteranno se portarlo in ospedale per qualche esame medico approfondito.
Il patron, riferiscono dall'entourage, è rimasto però molto deluso e amareggiato per le polemiche che si sono scatenate sulla presenza alla riunione di Lega Calcio, ricordando la sua estrema prudenza nei confronti del covid19. In occasione dei convegni che si sono svolti a Castel di Sangro, De Laurentiis, ad esempio, ha preteso che tutti gli ospiti sul palco avessero fatto un tampone nelle 24 ore precedenti per poter partecipare con lui; ed è stato lo stesso patron a disporre per squadra e dirigenti un tampone due volte la settimana. De Laurentiis non si aspettava quindi tante reazioni negative alla notizia della sua malattia, di cui - si ripete dal club - non aveva segnali il giorno della riunione di Lega a Milano. Oggi a criticarlo pesantemente è stato Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all'Università di Padova, che lo ha definito «irresponsabile». «Una persona che sta male - ha detto - dovrebbe rimanere a casa, specialmente in questa situazione. E poi una persona lui dovrebbe dare esempio perché ha un'elevata visibilità». Anche il sindaco di Napoli de Magistris lo ha attaccato: «È stato un comportamento assolutamente censurabile».
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