Usura, appello del procuratore de Raho «Imprenditori, cominciate a segnalare»

Venerdì 22 Marzo 2019
GLI INTERVENTI
PADOVA Riciclaggio e investimenti di capitale mafioso, anche il Nordest non si sottrae ai tentacoli della malavita organizzata. «L'economia di volta in volta si inquina e l'impresa sana finisce per soccombere di fronte all'impresa mafiosa. Il rischio che stiamo correndo è che le mafie finiscano per governare l'economia», ha spiegato ieri il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho durante la manifestazione organizzata da Libera. «Non comprendere questo è veramente grave soprattutto ora che le luci si accendono ovunque - ha continuato -. Vorrei che gli imprenditori iniziassero a capire che cominciare a segnalare determinati situazioni anomale può consentire alla magistratura e alle forze dell'ordine di intervenire in tempo».
L'usura è il reato che si impossessa dell'economia, soprattutto nel Nordest. «Si tratta di uffici di professionisti - ha aggiunto il procuratore -. Un mondo parallelo alle banche. Gente dai modi gentili che circuisce chi ha bisogno di denaro, come possono essere gli imprenditori. E se questi ultimi non riescono a onorare il debito ecco che sono costretti a cedere la loro attività alla criminalità organizzata. Le mafie sono le vere zavorre della nostra economia. Il pericolo del condizionamento della nostra politica. Non sono più i gruppi criminosi che si muovono attraverso delitti spesso violenti, sono piuttosto strutture economiche finanziarie che si muovono nei mercati. Sono rappresentati da professionisti di grande capacità e di qualità tali da essere apprezzati nel mondo in cui operano. E sono quelli che coprono il vero volto delle mafie. Che si mimetizza attraverso quella che ormai viene chiamata borghesia mafiosa».
LA CHIESA
Al corteo organizzato da Libera anche il vescovo di Padova Claudio Cipolla: «Quello di una presenza delle mafie in Veneto è un allarme vero - ha detto -. Dobbiamo essere uniti a combattere non solo la criminalità organizzata quando arriva a essere forte, ma a contrastare uno stile di vita che potrebbe portare a fenomeni mafiosi. A noi spetta la parte principale. Una esistenza senza connivenze con facili soluzioni ai problemi. Ricordo le parole di Papa Francesco: ai mafiosi dico, convertitevi».
D.V.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci