Sciatori con l'assicurazione, obbligo dal primo gennaio

Lunedì 27 Dicembre 2021
Sciatori con l'assicurazione, obbligo dal primo gennaio
PIU' SICURI IN PISTA
BELLUNO Più sicuri sulle piste da sci, per le disposizioni che ne regolamentano l'uso, dispongono l'utilizzo di presidi personali di sicurezza, stabiliscono verifiche e controlli. Se poi l'incidente accade lo stesso, almeno ci sia un'assicurazione, che possa rifondere i danni provocati e che, nel contempo, crei maggiore tranquillità nelle persone coinvolte, forse anche per evitare l'odioso fenomeno dei pirati della neve, che fuggono senza fermarsi, dopo un sinistro. Il decreto legislativo 40 del 2021 entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio, anche se ci sono ancora perplessità su alcune parti. Una delle innovazioni è l'obbligo di assicurazione per lo sciatore.
IL PORTAVOCE
«In realtà a noi non cambia molto commenta Marco Grigoletto, presidente per il Veneto dell'Associazione nazionale esercenti funiviari perché la norma prevede che abbiamo l'obbligo di mettere a disposizione dello sciatore una forma di assicurazione. In realtà il grande carosello Dolomiti Superski era già organizzato, per questo, da anni: si può sottoscrivere una polizza giornaliera oppure stagionale. Ma molti sciatori già ce l'hanno, perché possiedono un tessera sportiva, di Fisi, Csi o altro».
IL DECRETO
Nel consorzio Cortina Skiworld, di impiantisti d'Ampezzo, Auronzo e Misurina, San Vito, la situazione è definita: «Da anni proponiamo l'assicurazione Snow care, aggregata allo skipass spiega il presidente Marco Zardini ma non è compresa, anche perché chiunque può avere già la sua polizza privata. Essere assicurati è un onere di chi scia, non dell'impianto; sinora era un servizio, che noi mettevamo a disposizione dell'utente, ora diventa un obbligo, come altre disposizioni». Il nuovo decreto legislativo nasce dall'impegno della onlus Il sorriso di Matilde, fondata nel 2014 a seguito di un incidente in pista, che uccise Matilde De Laurentiis. I genitori si sono attivati, hanno raccolto adesioni e solidarietà, sino al voto, la scorsa primavera. «Ciò che è successo alla piccola Matilde è qualcosa che non dovrebbe mai accadere e per questa ragione, come sportivo e come presidente di una scuola sci, ho ritenuto importante fin da subito supportare le istanze dell'associazione e promuovere attività di informazione e sensibilizzazione che, concretamente, contribuiscano a creare una cultura della sicurezza negli sport invernali ha dichiarato Giovanni Alverà della storica scuola sci Cortina il decreto è sicuramente un importante traguardo per l'associazione, ma anche per gli addetti ai lavori: è la dimostrazione di un investimento per la tutela della sicurezza di tutti e interviene regolarizzando alcune situazioni che si presentano nella nostra quotidianità lavorativa. Ancora molto sarà da fare, ma questo è sicuramente un grande passo avanti». «Non siamo ancora certi che tutte le disposizioni entrino in vigore il prossimo 1 gennaio puntualizza Grigoletto perché alcune norme necessitano di altri passaggi, come i criteri di valutazione delle piste e certi comportamenti degli sciatori. Serve una discussione in Regione. Il decreto prevedeva un anno di tempo per discutere le regole e un altro anno per applicarle, quindi qualcosa può slittare al 2023. Mancano anche i decreti attuativi: il governo deve attivarsi subito». In quanto alle nuove disposizioni per il contenimento della pandemia Covid-19: «Se si passerà in zona arancione dice Grigoletto potrebbe scattare il contingentamento del numero di sciatori, con ordinanza della Regione. Confidiamo comunque che la situazione migliori e che possiamo lavorare, dopo venti mesi di difficoltà. Mentre siamo ancora in attesa dei ristori: sono stati pubblicati, sono certi, arriveranno. Ma non sappiamo quando».
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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