Piano di ripresa e resilienza, esclusi i micro municipi

Martedì 22 Giugno 2021
Piano di ripresa e resilienza, esclusi i micro municipi
IL CASO
BELLUNO Il Governo esclude i comuni sotto i 15.000 abitanti dai Fondi per la rigenerazione urbana e da quelli legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. A prendere posizione è Dario Dal Magro, consigliere comunale di Borgo Valbelluna e componente della Consulta Politiche abitative, Urbanistica e lavori pubblici di Anci Veneto. «Il governo ha escluso dai benefici dei fondi di Rigenerazione Urbana i Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti. Parliamo di 8,5 miliardi di euro destinati alla rigenerazione urbana» esordisce Dal Magro. In provincia di Belluno rientrano solo i comuni di Belluno e Feltre; gli altri 59 sono rimasti esclusi. «Concretamente significa che su circa 202.950 residenti in provincia di Belluno, con l'attuale normativa saranno esclusi dai benefici 147.108 cittadini (il 73%) - offre qualche dato Dario Dal Magro -. Se raffrontiamo i chilometri quadrati del territorio, ben il 93% (3.363 km quadrati su 3.610 km quadrati complessivi della Provincia di Belluno) sarà escluso. Ciò non farà che favorire ulteriormente lo spopolamento della montagna a favore dei grandi e medi centri». I paesi montani, i piccoli borghi della provincia di Belluno non avranno fondi da destinare alla rigenerazione urbana. Interventi necessari ed indispensabili anche nei piccoli Comuni, non solo nei grandi centri.
FARE SQUADRA
«Per questo invito tutti i sindaci di Belluno a farsi parte attiva per approvare nei propri consigli comunali una mozione che sostenga le precise indicazioni del Parlamento che sono quelle di destinare dette risorse a tutti i cittadini ed a tutti i comuni d'Italia prosegue Dal Magro -. Non da meno tale atteggiamento si reitera con il Recovery plan in quanto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è pure prevista l'esclusione dei comuni con meno di 15.000 abitanti. Non possono esistere Comuni di serie A e Comuni di serie B». Con la mozione si chiede al Presidente della Repubblica ed al Parlamento di porre rimedio a questa ingiustizia che condanna i piccoli Comuni a non avere fondi destinati alla riqualificazione urbana a tutto il 2034 per ben 13 anni ed al tempo stesso patire l'esclusione all'accesso dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Proprio in questi giorni il presidente Anci Veneto Mario Conte il presidente della Consulta Politiche Abitative - Urbanistica - Lavori Pubblici, Massimo Cavazzana stanno scrivendo alle amministrazioni comunali «per mettere in evidenza il forte disagio da parte dei nostri Comuni con una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti in quanto sono stati esclusi dagli 8, 5 miliardi di fondi destinati alla rigenerazione urbana che il parlamento aveva destinato a tutti i comuni d'Italia scrivono - . Di fatto quanto intrapreso denota un'azione che scavalca le precise indicazione legislative del Parlamento per quanto riguarda la distribuzione dei fondi destinati al Programma di Rigenerazione Urbana» nonché nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a pagina 216, in cui si legge l'esclusione dei comuni con meno di 15.000 abitanti.
LA RICHIESTA A MATTARELLA
«Chiediamo pertanto al presidente della Repubblica e al Parlamento di porre rimedio a questa ingiustizia che condanna i Piccoli Comuni a non avere fondi destinati alla riqualificazione urbana a tutto il 2034 per ben 13 anni e al tempo stesso patire l'esclusione all'accesso dei fondi del Pnrr. Non è ammissibile che: il 91% dei comuni italiani siano esclusi da detti fondi ; che il 70% del nostro territorio sia lasciato privo di fondi fino al 2034 e che il 42% della popolazione dei nostri Comuni non abbia accesso ai benefici», firmano Cavazzana e Conte, allegando poi il testo della mozione da approvare in Consiglio comunale e da inviare al Parlamento e al Presidente della Repubblica affinché venga presa un'altra decisione.
Fe.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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