LA NUOVA UNITA'
VALDOBBIADENE Un nuovo ospedale per il coronavirus. L'Usl ha

Sabato 7 Novembre 2020
LA NUOVA UNITA' VALDOBBIADENE Un nuovo ospedale per il coronavirus. L'Usl ha
LA NUOVA UNITA'
VALDOBBIADENE Un nuovo ospedale per il coronavirus. L'Usl ha deciso di aprire anche l'ex Guicciardini di Valdobbiadene, che conta 60 posti letto. Allo stesso tempo verrà aperto un nuovo reparto Covid a Oderzo con 30 letti. A Treviso si ricaveranno altri 50 posti. E si sfrutteranno al massimo i Covid Hospital del San Camillo e di Vittorio Veneto. In questa ultima struttura sono già state bloccate le sale operatorie: lo spazio verrà sfruttato per ricavare subito 8 posti di Terapia intensiva. L'ex ospedale di Valdobbiadene accoglierà pazienti positivi con sintomi lievi e asintomatici. Anche alla luce di questa decisione è stata scartata l'ipotesi di ricorrere a degli alberghi per consentire ai pazienti in difficoltà di trascorrere la quarantena in una struttura dedicata.
PRONTO DA PRIMAVERA
L'ex Guicciardini era stato sistemato nel corso della prima ondata del Covid-19. In quell'occasione, però, non era stato aperto. Adesso, invece, i 60 posti, tutti già attrezzati, sono considerati indispensabili. «Lo apriamo per accogliere i pazienti Covid positivi con sintomi lievi o anche asintomatici -spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl- in questo modo potremo liberare posti letto negli altri ospedali». Si guarda in particolare a quello di Montebelluna. Qui ad oggi ci sono 66 pazienti positivi al coronavirus. Esattamente come nel Covid Hospital di Vittorio Veneto. Il punto è che buona parte dei ricoveri registrati a Montebelluna rientrano tra gli interventi di natura sociale. Si tratta di persone che non hanno la possibilità di fare la quarantena a domicilio. I motivi sono i più diversi: c'è chi vive con altre persone in appartamenti troppo piccoli, chi ha i figli che devono continuare a lavorare e chi si ritrova da solo. Non appena si troverà la quadra sul personale da dislocare a Valdobbiadene (servono almeno 11 infermieri) scatteranno i primi trasferimenti.
ALTRE STRUTTURE
Di pari passo verrà aperto un nuovo reparto Covid nell'ospedale di Oderzo. All'inizio si pensava di mantenerlo Covid free. Adesso, invece, servono altri posti. A Oderzo ci sarà un'unità Covid con 30 letti. «Li useremo quando ci sarà l'esigenza» specifica Benazzi. Discorso diverso per la Terapia intensiva. Vista l'emergenza, a Oderzo verranno subito attivati quattro posti in Rianimazione. Questi andranno a regime già oggi. La linea è la stessa che porterà a ricavare altri 50 posti letto Covid al Ca' Foncello, sfruttando gli spazi dell'ex Rianimazione, già spostata tra un'altra unità dello stesso Ca' Foncello e la Riabilitazione di Castelfranco, e i 28 posti letto del nuovo ospedale di comunità. Sul fronte Covid Hospital, infine, l'obiettivo è andare quanto prima verso il pieno regime al San Camillo di Treviso. Fino ad ora i ricoveri sono stati rallentati a causa di un focolaio tra il personale (3 medici, 3 infermieri e 4 operatori). Superato questo momento, l'Usl chiederà alla struttura privata convenzionata di attivare tutti e 110 i posti Covid previsti, congelando le attività Ordinarie. Mentre per l'ospedale di Vittorio Veneto la definitiva trasformazione in Covid Hospital va in automatico. Il piano prevede l'attivazione di 100 posti letto nella prima fase. Fino a puntare ai 238 visti nella prima ondata del coronavirus. Il pronto soccorso è già stato chiuso. Al suo posto c'è un punto di primo intervento per i sospetti casi Covid. Tutti gli altri pazienti sono chiamati a far riferimento al pronto soccorso di Conegliano. «Qui è stato possibile organizzarsi in questo modo perché i due ospedali sono a poco più di una decina di chilometri di distanza» specifica il governatore Luca Zaia. A Vittorio Veneto sono già state sospese tutte le attività chirurgiche e i ricoveri ordinari. «Abbiamo mantenuto al piano terra le visite specialistiche con priorità urgente e a breve termine. Così come l'ambito oncologico, che è al secondo piano e avrà un percorso dedicato -tira le fila Benazzi- la prossima settimana il blocco operatorio verrà convertito in Terapia intensiva. Di seguito verranno ricavati 8 posti di Rianimazione, che in caso di necessità potranno diventare 16». (mf)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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