La madre della ragazza canadese: «Volevano vendere l'auto a qualcuno»

Domenica 6 Gennaio 2019
La madre della ragazza canadese: «Volevano vendere l'auto a qualcuno»
L'INTERVISTA
PADOVA «Mia figlia era un'avventuriera, ma con Luca si sentiva al sicuro. Era un grande momento per loro». La signora Jocelyn Bergeron tiene il telefono acceso a qualunque ora del giorno e della notte. Aspetta notizie dall'Africa, ma da ieri è in costante contatto anche con la famiglia Tacchetto in Italia. Jocelyn è la mamma di Edith, la giovane scomparsa con l'architetto padovano, e sta passando queste ore di angoscia nella sua casa canadese di Sherbrooke, nell'estremo sud del Québec.
Signora Jocelyn, che idea si è fatta di questa scomparsa?
«Non ho nessuna ipotesi concreta, solo una grande speranza. Mi auguro che mia figlia sia viva, che stia bene e che non sia stata torturata. Mi auguro che possa uscire da tutto ciò assieme a Luca».
Voi avevate avvertito dei problemi, nei giorni precedenti al 15 dicembre?
«No, so solo che avevano avuto un problema con il visto. Ho parlato con il ragazzo che li attendeva in Togo, mi ha spiegato che già in passato è capitato che alcune persone siano state sequestrate dalla polizia. Mi sto aggrappando ad ogni speranza».
A quando risalgono le ultime notizie?
«Ci siamo sentite il 13 dicembre con un messaggio, poi il 15 con una foto. Sappiamo solo che avrebbero dovuto dirigersi verso Ougadougou per soggiornare quattro o cinque giorni e possibilmente vendere la loro auto».
Il Burkina Faso è ritenuto un Paese pericoloso sia dalle autorità italiane che da quelle canadesi. Ne era consapevole sua figlia Edith?
«Questo non posso dirlo, so solo che è sempre stata una grande avventuriera e che assieme a Luca si sentiva al sicuro. Il grande sogno di mia figlia è sempre stato quello di vedere tutto il mondo. Ha sempre viaggiato, fin da quando aveva diciotto anni, tornando da me una volta all'anno. A volte si fermava per due mesi, altre volte per otto mesi. Ma lei voleva viaggiare, viaggiare e ancora viaggiare. Non sapeva se nei prossimi mesi si sarebbe fermata a vivere in Europa o in America. Lei, per ora, non aveva alcuna intenzione di fermarsi».
Come vi siete attivati per le ricerche?
«Per ora noi attendiamo da qui, dal Canada, poi vedremo. Qui le cose non si muovono affatto velocemente, per questo ora abbiamo interessato due deputati della nostra città. Mia figlia Melanie (sorella maggiore di Edith, ndr) ha creato una pagina ad hoc dove chiunque può dare notizie importanti. Speriamo che anche questo serva per ritrovarli».
Nel viaggio più importante della vita, sua figlia Edith era con Luca. Lei l'ha conosciuto?
«So chi è questo ragazzo italiano e vedevo le loro bellissime foto assieme. Sicuramente non era una storia semplice vista la distanza dei loro Paesi, ma sembrava proprio che avessero un grande momento. Ci eravamo parlati su Messenger ma purtroppo non l'avevo mai conosciuto di persona. Vorrei tanto poterlo fare».
G.Pip.
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