L'infermiere-artista ha sconfitto il Covid ed ora espone due sue opere a Mosca

Venerdì 26 Febbraio 2021
L'infermiere-artista ha sconfitto il Covid ed ora espone due sue opere a Mosca
LA VICENDA
CHIOGGIA Dall'inferno del Covid al prestigioso Centro artistico Meridian: l'infermiereartista Sandro Varagnolo ha sconfitto il virus e in primavera esporrà due sue opere (con tema proprio il Covid) a pochi passi dalla Piazza Rossa di Mosca. Una mostra molto speciale per lui: presenterà infatti due opere che riguardano il virus che lo ha recentemente colpito e che lo ha quasi ucciso. Un olio su tela dal titolo Città deserte: uno scorcio del Sagraeto di Chioggia con la presenza di una mascherina sul leone rappresentante la città. Nessuno attorno, a ricordare i tempi del lockdown. L'altro un olio su tela di 50x70 cm forse è ancora più evocativo e si intitola La verità svelata. «Si vede spiega Varagnolo - una figura di donna abbigliata da medico della peste con un'atmosfera metafisica ed elementi simbolici presenti a codificare la grande pericolosità del virus nonostante le protezioni che sono risultate l'unica vera barriera contro questo mostro invisibile». Un mostro che Varagnolo conosce molto bene: solo martedì infatti è uscito con le sue gambe dal reparto di Pneumologia dell'ospedale di Dolo, dove è arrivato con una brutta polmonite da Covid. E' lui stesso a raccontare il calvario e la tanta paura. La malattia lo ha colpito a sorpresa e, ironia della sorte, poco prima di poter fare il vaccino. «Mai avrei pensato potesse mettere così a rischio la mia salute racconta sono sempre stato sano e ho sempre fatto molta attenzione a tutto. Sono stato a casa per 7 giorni positivo, apparentemente asintomatico. Poi, improvvisamente, mi sono ritrovato con 39,4 di febbre e dagli accertamenti è emersa una polmonite da Covid con addensamenti bilaterali polmonari. Sono arrivato in pneumologia a Dolo con un quadro clinico molto serio e anche con dei grossi problemi neurologici che per fortuna sono scomparsi completamente dopo tre giorni di ricovero. Grazie alle cure tempestive del pronto soccorso di Chioggia e della Pneumologia di Dolo, mi sono salvato». Ora Varagnolo è tornato a casa e, appena avrà completamente ripreso le energie, tornerà anche al lavoro. E a primavera le sue opere a tema Covid raggiungeranno Mosca: «La mostra si inaugurerà il primo marzo e andrà avanti fino a fine mese. Ma se ho potuto raggiungere questo traguardo, dopo 13 giorni di ricovero, lo devo alla professionalità dei miei colleghi del pronto soccorso e del primario Andrea Tiozzo a al dottore Aloi Accurso e al suo staff della Pneumologia di Dolo: una eccellenza nella lotta al Covid».
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