IL COLLOQUIO
BELLUNO Dopo il lockdown si lavora a pieno ritmo. Gli intoppi causati

Sabato 8 Agosto 2020
IL COLLOQUIO
BELLUNO Dopo il lockdown si lavora a pieno ritmo. Gli intoppi causati dalla tempesta Vaia e le lungaggini burocratiche dei bandi non hanno infiacchito il grande progetto di restyling del capoluogo finanziato dal Bando Periferie del Governo. Sono in tutto sette i cantieri previsti, una parte avviati da tempo, uno quasi finito, qualcuno ancora in via di definizione. Su tutti vigila l'occhio dell'assessore all'urbanistica Franco Frison.
Ci sono stati problemi nell'assegnazione dei lavori del piazzale della stazione, a che punto è l'iter?
«Siamo molto soddisfatti perché di recente la Provincia ha deciso di stanziare 300 mila euro per quel progetto, accogliendo in questo modo una nostra richiesta. Serviranno per mettere in sicurezza l'area del parcheggio Metropoly e per rendere più completo il progetto redatto dallo studio Colombo Molteni».
Dovrà essere rifatta la gara?
«Naturalmente sì. L'aggiudicatario della prima gara si è ritirato, nel frattempo è intervenuta questa novità dello stanziamento della Provincia che rende oggi necessario ritarare il progetto ampliandolo. Entro l'autunno lo studio avrà pronto il nuovo disegno, poi si potrà procedere con l'appalto dei lavori. Si parla di un intervento da 1 milione di euro, non più da 700 mila».
Il cantiere potrebbe essere avviato durante l'anno scolastico?
«Non lo sappiamo, navighiamo a vista in questo momento». L'altro intoppo si è creato nel progetto del Parco della Piave, a causa dei danni di Vaia. Come procederete?
«Abbiamo ottenuto il via libera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la modifica del progetto ed ora è in corso la ridefinizione del progetto esecutivo per aggiornarlo al nuovo stato di fatto, ovvero quello dopo i danni Vaia. E' stato attivato un proficuo confronto con il Genio Civile che ha redatto il progetto per il ripristino della porzione di argine ceduto nel Piave, al fine di coordinare gli interventi».
Qual è, invece, l'opera in dirittura d'arrivo?
«Il ponte sul Gresal. Lì i lavori di ripristino sono stati ultimati. È in corso di definizione la tipologia del parapetto, si dovrà trovare un accordo con la Soprintendenza; seguirà quindi la quantificazione economica della spesa per recuperare poi le risorse economiche necessarie a questo ultimo passaggio».
I cantieri sono tutti ripresi dopo il lockdown?
«Si. Per la Gabelli si è svolto anche questa settimana un incontro con i professionisti che seguono la direzione dei lavori, per un aggiornamento complessivo. Le operazioni procedono senza particolari problemi. Così anche all'ex Caserma Piave, dove si è dovuti intervenire con una leggera modifica alle linee di raccolta delle acque meteoriche, e a Palazzo Crepadona»
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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