IL BLITZ
SPRESIANO Controlli antimafia nei cantieri della Strada Pedemontana.

Giovedì 13 Dicembre 2018
IL BLITZ
SPRESIANO Controlli antimafia nei cantieri della Strada Pedemontana. Anche nella Marca, dopo i primi sopralluoghi avvenuti nel Vicentino, la Prefettura ha disposto l'accesso ai cantieri della maxi opera viaria che, salvo complicazioni, vedrà la luce tra un paio d'anni. Ieri mattina, senza preavviso, il gruppo interforze coordinato dal punto di vista operativo dalla Direzione Investigativa Antimafia e composto da polizia, carabinieri, guardia di Finanza e Direzione territoriale del Lavoro, ha effettuato una serie di verifiche nell'area di cantiere di Spresiano. Un dispiegamento di forze massiccio quello disposto dal Prefetto Maria Rosaria Laganà in applicazione dell'articolo 93 del Codice antimafia. L'attività svolta, è bene chiarirlo, non nasce da sospetti, segnalazioni, o indagini in corso. I controlli, anche alla luce del Protocollo recentemente firmato a Venezia, hanno lo scopo di acquisire informazioni e di prevenire possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nei pubblici appalti. «Abbiamo fotografato la situazione, acquisito dati e verificato il rispetto delle normative in vigore» spiegano gli investigatori. Quello svolto ieri è il primo controllo preventivo nella Marca degli ultimi 10 anni. E ce ne saranno ancora, non solo nei cantieri della Pedemontana.
L'ATTIVITA'
Prevenire le infiltrazioni di capitali mafiosi nei grandi appalti del Veneto non può che essere una priorità per le forze dell'ordine. E proprio per questo carabinieri, polizia e Finanza hanno ispezionato ieri mattina documenti di ogni tipo, dagli appalti alle forniture, dai contratti di lavoro alle certificazioni delle singole aziende coinvolte nel cantiere. Le verifiche sono avvenute sia a Visnadello, sia nella sede vicentina del Consorzio Stabile Sis per la costruzione della Pedemontana Veneta. Il codice antimafia su questo punto è molto chiaro: vengono controllate «tutte le imprese interessate all'esecuzione dei lavori che intervengono a qualunque titolo nel ciclo di realizzazione dell'opera, anche con noli e forniture di beni e prestazioni di servizi, qualunque sia l'importo dei relativi contratti». Gli uomini della Dia hanno coordinato dal punto operativo le attività, durata per tutta la mattinata. Con loro anche gli investigatori anche la Direzione Territoriale del Lavoro, che hanno verificato se vi fossero possibili irregolarità dal punto di vista dell'applicazione dei contratti e della sicurezza sul lavoro.
GLI ESITI
Acquisiti gli atti necessari al completamento dell'attività ispettiva, il gruppo interforze avrà ora 30 giorni di tempo per redigere una relazione completa, che comprenderà gli accertamenti fiscali effettuati dalla Finanza, con i dati e le informazioni acquisite durante l'ispezione. La relazione verrà a quel punto inviata al Prefetto Laganà. Al momento non sarebbero emerse criticità. L'articolo 93 del codice antimafia, qualora vi fossero elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, prevede che sia proprio il Prefetto ad emettere, «entro 15 giorni dall'acquisizione della relazione del gruppo interforze, un'informazione interdittiva previa l'eventuale audizione dell'interessato». In Prefettura al momento c'è massima tranquillità: non sarebbero emersi elementi che possano far temere un possibile tentativo d'infiltrazione. Ma i controlli, ha confermato il prefetto Laganà, continueranno nei prossimi mesi anche in altri cantieri, non solo in quelli della Strada Pedemontana Veneta. «Ben vengano le ispezioni - commenta il sindaco di Spresiano Marco della Pietra -, sono rassicuranti per le istituzioni e per i cittadini».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci