Fincantieri, accordo sulle ferie niente chiusura estiva ad agosto

Venerdì 27 Marzo 2020
MARGHERA
Le ferie anticipate imposte da Fincantieri a tutti i dipendenti diventano ferie concordate coi lavoratori. Alla fine, dunque, Sindacati e Azienda hanno trovato un accordo per le migliaia di dipendenti sparsi nei cantieri italiani, e quindi anche per i circa 4500 dello stabilimento di Marghera. Le due parti si sono venute incontro per affrontare uno dei momenti più difficili della storia dell'ultimo decennio del Gruppo, dopo che l'amministratore delegato Giuseppe Bono l'aveva risollevato dallo stato di crisi in cui si trovava nei primi anni Duemila e l'ha portato ad essere uno dei primi cantieri al mondo per la costruzione di navi da crociera. Lo spirito dell'accordo è di sopportare, da parte dei lavoratori, sacrifici non eccessivi, e da parte dell'Azienda di fare tutto il possibile per preparare il cantiere in vista della ripartenza che, si spera, avverrà al più presto. Dopo lo stato di agitazione e gli scioperi dei giorni scorsi, dovuti alla decisione unilaterale dell'Azienda di mettere tutti in ferie dal 14 al 29 marzo (anticipando, dunque, quelle di agosto) e al fatto che i lavoratori continuavano ad operare senza rispettare le distanze di almeno un metro uno dall'altro e senza dispositivi di protezione per evitare il contagio da coronavirus, i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil dei metalmeccanici hanno concordato che queste due settimane non saranno più considerate come ferie collettive ma saranno coperte con ferie maturate nell'anno 2019 o, se non disponibili, con permessi a recupero o istituti maturati nel 2020 su base di richiesta individuale e volontaria del lavoratore, ma non da Cassa Integrazione; in secondo luogo dal 30 marzo al 3 aprile verrà avviata la Cigo per Covid (la Cassa integrazione ordinaria prevista dal decreto del Governo per un massimo di 9 settimane che l'Azienda ha chiesto per intero ma che per il momento applicherà solo per tre giorni): e a questo proposito Fincantieri dà la possibilità ai dipendenti, esclusivamente su base volontaria, di optare per istituti individuali in alternativa della Cassa per quei tre giorni; infine l'ultimo punto dell'accordo prevede che per l'anno in corso saltano le ferie collettive di agosto in tutti gli stabilimenti. Per riassumere in breve, i dipendenti del Gruppo faranno solo tre giorni di cassa integrazione e per il resto resteranno in ferie, dopodiché rientreranno al lavoro, se le condizioni sanitarie lo permetteranno. Le ferie anticipate imposte da Fincantieri, dunque, diventano volontarie e, proprio perché nessuno può sapere oggi come sarà la situazione sanitaria in luglio e agosto, per la prima volta nella storia del Gruppo ma anche delle maggiori aziende italiane, la chiusura generale di agosto non è più un obbligo, e le due settimane di ferie di quel periodo verranno riprogrammate individualmente e non più collettivamente attraverso un confronto tra Sindacati e Azienda all'interno di ogni stabilimento: in questo modo il Gruppo punta ad avere la massima flessibilità, per poter essere operativo anche in agosto, sperando nella ripresa della costruzione delle navi. L'accordo vale solo per il 2020, viste le motivazioni contingenti, ma è indubbio che diventa un precedente. Cgil, Cisl e Uil dei metalmeccanici e i vertici di Fincantieri torneranno ad incontrarsi il prossimo 3 aprile per valutare le ulteriori azioni da intraprendere perché a questo punto si tratta di vedere cosa accadrà nei prossimi mesi e come reagiranno le compagnie armatoriali che hanno ordinato nuove navi a Fincantieri assicurando lavoro per i prossimi anni: se decideranno di tagliare una parte delle commesse o se le manterranno. (e.t.)
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