CHIOGGIA
Tragica impennata, ieri e l'altro ieri, dei morti in conseguenza del

Giovedì 2 Aprile 2020
CHIOGGIA Tragica impennata, ieri e l'altro ieri, dei morti in conseguenza del
CHIOGGIA
Tragica impennata, ieri e l'altro ieri, dei morti in conseguenza del coronavirus a Chioggia. Ieri, in ospedale a Dolo, sono deceduti il cinquantenne Antonio Santinato, ancora di Valli, e la 86enne F.T.T. Decessi che vanno ad aggiungersi agli altri due di martedì: Gino Vianello (76) e Graziella Crocco (81), portando a 13 il totale delle vittime che abitavano in città.
Il caso di Antonio Santinato, poi, rafforza l'immagine di Valli come presunto focolaio della malattia. Nella frazione i morti sono ora a quota cinque, su poco più di 1500 abitanti, e la gente è sempre più inquieta. Antonio Santinato, soffriva di un grave handicap fin dalla nascita e si trovava in ospedale da due settimane. L'annuncio della sua morte ai concittadini, come anche negli altri casi, è stato dato dalle campane a morto che hanno battuto i tre rintocchi che, nella tradizione del luogo, indicano che si trattava di un uomo. Antonio non era parente di Angelo, Santinato anche lui, ultimo morto di Valli il 24 marzo scorso, ma la parentele tra i deceduti e i contagiati, in questo piccolo paese, sono praticamente inevitabili e riguardano, come tutti sanno in paese, anche qualche congiunto di Antonio, nonostante la famiglia abitasse in una casa isolata, lontana dal centro abitato. Ma, in realtà, i punti di aggregazione della piccola comunità, erano, prima dell'isolamento domiciliare, pochi bar e negozi e tutti ci passavano, tanto che nei ricordi delle persone, si ritrovano numerose momenti di contatto tra le persone già decedute e quelle che, ancora adesso, si trovano intubate in ospedale. Un quadro generale che ha avuto come conseguenza anche una certa incrinatura dei rapporti con l'Ulss quando i 5stelle locali hanno chiesto, addirittura coinvolgendo il presidente Zaia, che la popolazione di Valli venisse salvaguardata con l'installazione di una tenda in cui fornire informazioni e somministrare tamponi generalizzati e l'Ulss ha risposto che, alla diffusione del contagio, avrebbe contribuito uno stile di vita piuttosto distratto da parte dei residenti stessi. Ora, con questa nuova vittima, è probabile che il tono della discussione torni salire perché la comunità continua a sentirsi poco tutelata, anche a causa dei toni della risposta da parte dell'Ulss.
Tornando alla situazione del territorio comunale, martedì erano mancati anche Gino Vianello, per molti anni suonatore di tamburo nella banda musicale cittadina, e Graziella Crocco. A preoccupare, però, è anche la comparsa del virus tra gli ospiti della casa di riposo. Finora tre: una donna, confermata il 29 marzo all'ospedale di Dolo, dove era stata trasferita da quello di Chioggia con già forti sospetti di positività, e altri due ospiti che si trovavano, anche loro, in ospedale a Chioggia e lì sono stati sottoposti a tampone. Gli accertamenti, comunque, sono stati fatti anche su tutto il personale della casa di riposo e su tutti gli ospiti e, ad oggi, nessuno degli anziani all'interno dell'istituto, risulta positivo. Infine una buona notizia: allarme rientrato a Cona, dove era stato riscontrato il primo caso dall'inizio dell'epidemia. Si trattava di un falso positivo e il comune, quindi è ancora virus-free.
IN RIVIERA
Le tabelle fornite dalle Ulss che quotidianamente monitorano i casi di Covid-19 registrano intanto una nuova vittima nel territorio della Riviera del Brenta. Si tratterebbe di un uomo di 71 anni, di cui per ora si sanno solo le iniziali, ovvero G.P, di Camponogara, deceduto all'ospedale di Dolo martedì 31 marzo. L'inserimento, dunque, è tra le vittime del coronavirus ma non si hanno ulteriori notizie sulle condizioni di salute o precedenti patologie dell'anziano. Il sindaco di Camponogara, Antonio Fusato, non ha ancora notizie sul decesso del suo cittadino, mentre vengono confermati i numeri dei contagi nel Comune che resta ad oggi stabile a 7 persone positive, tra cui due in isolamento domiciliare e le altre ricoverate.
Diego Degan
(ha collaborato Gaia Bortolussi)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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