CAORLE
Muore nel bagno dell'abitazione di un'amica: scompare a 49 anni l'ex campione

Domenica 13 Dicembre 2020
CAORLE
Muore nel bagno dell'abitazione di un'amica: scompare a 49 anni l'ex campione di body building Alberto Clementi. La tragedia, che ha sconvolto la comunità di Caorle ed il mondo del culturismo italiano, si è consumata nella notte tra venerdì e sabato.
L'uomo da qualche giorno si trovava nell'appartamento di un'amica, in un condominio composto da tre unità abitative sito in Via del Quadrante a Caorle. Verso le due del mattino di sabato, la donna, che prima si era addormentata, si accorgeva che Clementi era rimasto chiuso nel bagno dell'abitazione ormai da diverse ore.
L'amica di Clementi, preoccupata perchè l'uomo non rispondeva ai suoi ripetuti richiami, ha cercato di forzare la porta, senza tuttavia riuscirci. A quel punto, temendo che il quarantanovenne potesse essere stato colto da un malore, ha avvisato il 118, i Vigili del Fuoco e l'ex compagna di Clementi. Pare che da alcuni giorni Clementi lamentasse qualche problema di salute.
Una volta giunti sul posto i soccorsi, i Vigili del Fuoco hanno provveduto ad aprire la porta, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. Clementi è stato trovato dai sanitari accasciato in bagno, senza vestiti, e pare con sangue che gli era colato dal naso.
I primi accertamenti eseguiti dal personale medico hanno evidenziato che l'uomo è morto per arresto cardiocircolatorio, ma sulla vicenda la Procura della Repubblica di Pordenone ed i Carabinieri di Portogruaro hanno disposto ulteriori accertamenti.
FARMACI
Nell'abitazione dove si trovava Clementi, i militari hanno eseguito una perquisizione rinvenendo integratori e farmaci sui quali sono in corso ulteriori verifiche. L'indagine sulle cause della morte di Clementi sono state affidate al sostituto procuratore Marco Faion. La salma di Clementi è stata invece trasferita all'Ospedale di Portogruaro dalle Onoranze funebri Caprulae, in attesa dell'esame autoptico che sarà eseguito la prossima settimana dal medico legale, il dottor Antonello Cirnelli. Fondamentale sarà anche l'esame di quanto posto sotto sequestro dai militari dell'Arma. Le analisi di laboratorio avranno il compito di chiarire se quanto trovato e sequestrato rientrasse o meno nell'elenco delle sostanze dopanti secondo la legge 309 del 1990. Per questo i carabinieri andranno a verificare lo storico clinico del quarantanovenne ex campione di culturismo con l'obiettivo di appurare se vi fossero, o meno, prescrizioni mediche per le sostanze sequestrate.
A questo si aggiungerà l'esito dell'esame necroscopico che chiarirà se si sia trattato di morte naturale o se possa eventualmente essere legata all'assunzione di sostanze. In ogni caso, alcune persone vicine a Clementi hanno confermato come negli ultimi giorni quest'ultimo si sentisse particolarmente affannato. Il giorno prima della morte dell'uomo, l'ex compagna aveva tentato di contattarlo proprio per sapere le sue condizioni di salute, ma Clementi non aveva risposto al telefono. Qualche anno fa era circolata la voce che Clementi avesse avuto un malore, ma in realtà, stando a quanto riferito dalle persone a lui più vicine, si trattava di una voce infondata, essendo stato confuso con un altro bodybuilder che spesso si trovava a Caorle. L'ex campione, oggi titolare della palestra Valchiria Gym, lascia l'amata madre Gianna, lo zio Giuseppe, fratello della madre, alcuni cugini, oltre a numerosi amici e clienti che lo avevano amato per la sua grande gentilezza e disponibilità. La data dei funerali sarà comunicata solamente all'esito dell'autopsia.
Riccardo Coppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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