SERVIZIO PUBBLICO
BELLUNO Venerdì al posto di guida ci saranno tutti coloro che sono in possesso di una patenta professionale che li renda titolati a guidare un pullman. Fra loro anche meccanici e personale amministrativo che prima d salire sui mezzi saranno - chiaramente - adeguatamente formati. «Quello che stiamo facendo è uno sforzo sovrumano. Che al momento non sappiamo ancora che risultati darà e quindi dove avremo delle sofferenze. Certo i disagi ci saranno». A dirlo è l'amministratore delegato dell'Azienda Stefano Rossi. A meno di 48 ore dall'ora x, cioè dal momento in cui scatterà l'obbligo del greenpass per tutti i lavoratori, l'Azienda di trasporto locale Dolomitibus annaspa ancora e brancola nel buio. Ma la reazione non è di chi è alle corde. C'è un piano B ed è già stato esposto alle istituzioni. Rossi spiega così la situazione di estrema difficoltà che l'azienda sta vivendo in queste ore. E che ieri lo stesso Rossi ha rappresentato al Prefetto di Belluno Mariano Savastano: «Non ha potuto fare altro che ascoltarci, ringraziarci e riconoscere lo sforzo senza precedenti che stiamo affrontando e augurasi che esso possa ridurre i problemi».
LE INCOGNITE
Se poi però si chiedono i numeri delle defezioni, cioè di quanti siano i lavoratori ancora senza lasciapassare verde, allora Rossi e l'Azienda non sono in grado di riferirlo. La normativa del resto prevede che la comunicazione vada fatta al datore di lavoro con 48 ore di anticipo: «La situazione in questi giorni sarà un po' dinamica. E così nelle prossime settimane. E si evolverà di 48 ore in 48 ore. Per cui solo domani sapremo quante forze avremo da mettere in campo venerdì. Quindi, a questo punto, vedremo come la situazione evolve strada facendo. Solo domani sera (questa sera per chi legge ndr) saprò realmente quante persone avremo a disposizione. In questo momento la situazione è in evoluzione. Vedremo di stabilire un meccanismo di informazione più attivo».
IL NODO DISAGI
Rossi, naturalmente, non riesce ad escludere disagi: «Saranno probabili, ma non sono grado di quantificarli. Cercheremo di fare in modo di concentrarli dove ci sono meno utenti; per esempio garantiremo in via prioritaria il trasporto scolastico. Stiamo lavorando giorno e notte ed anche noi vorremmo sapere cosa succede: è una situazione che non si è mai presentata e nel contempo è anche difficile trovare posto per i tamponi. Stiamo facendo l'impossibile».
Giovanni Santin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Venerdì al posto di guida ci saranno tutti coloro che sono in possesso di una patenta professionale che li renda titolati a guidare un pullman. Fra loro anche meccanici e personale amministrativo che prima d salire sui mezzi saranno - chiaramente - adeguatamente formati. «Quello che stiamo facendo è uno sforzo sovrumano. Che al momento non sappiamo ancora che risultati darà e quindi dove avremo delle sofferenze. Certo i disagi ci saranno». A dirlo è l'amministratore delegato dell'Azienda Stefano Rossi. A meno di 48 ore dall'ora x, cioè dal momento in cui scatterà l'obbligo del greenpass per tutti i lavoratori, l'Azienda di trasporto locale Dolomitibus annaspa ancora e brancola nel buio. Ma la reazione non è di chi è alle corde. C'è un piano B ed è già stato esposto alle istituzioni. Rossi spiega così la situazione di estrema difficoltà che l'azienda sta vivendo in queste ore. E che ieri lo stesso Rossi ha rappresentato al Prefetto di Belluno Mariano Savastano: «Non ha potuto fare altro che ascoltarci, ringraziarci e riconoscere lo sforzo senza precedenti che stiamo affrontando e augurasi che esso possa ridurre i problemi».
LE INCOGNITE
Se poi però si chiedono i numeri delle defezioni, cioè di quanti siano i lavoratori ancora senza lasciapassare verde, allora Rossi e l'Azienda non sono in grado di riferirlo. La normativa del resto prevede che la comunicazione vada fatta al datore di lavoro con 48 ore di anticipo: «La situazione in questi giorni sarà un po' dinamica. E così nelle prossime settimane. E si evolverà di 48 ore in 48 ore. Per cui solo domani sapremo quante forze avremo da mettere in campo venerdì. Quindi, a questo punto, vedremo come la situazione evolve strada facendo. Solo domani sera (questa sera per chi legge ndr) saprò realmente quante persone avremo a disposizione. In questo momento la situazione è in evoluzione. Vedremo di stabilire un meccanismo di informazione più attivo».
IL NODO DISAGI
Rossi, naturalmente, non riesce ad escludere disagi: «Saranno probabili, ma non sono grado di quantificarli. Cercheremo di fare in modo di concentrarli dove ci sono meno utenti; per esempio garantiremo in via prioritaria il trasporto scolastico. Stiamo lavorando giorno e notte ed anche noi vorremmo sapere cosa succede: è una situazione che non si è mai presentata e nel contempo è anche difficile trovare posto per i tamponi. Stiamo facendo l'impossibile».
Giovanni Santin
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