Bauer, cambiano proprietà e guida Finizzola al posto di Bortolotto

Sabato 22 Giugno 2019
Bauer, cambiano proprietà e guida Finizzola al posto di Bortolotto
LA VENDITA
VENEZIA L'ultimo 25 per cento del pacchetto azionario dell'hotel Bauer in mano a Francesca Bortolotto Possati è stato rilevato da chi ne era già il maggior azionista, cioé i fondi Elliott e Blue Skye. Si chiude così, con un comunicato dei due colossi anglo-americani, un capitolo iniziato 89 anni fa con l'acquisto da parte del commendator Arnaldo Bennati dell'hotel bauer Grunwald. Un capitolo lungo e che ha segnato il periodo di maggior splendore dell'albergo. Nelle stanze del Bauer sono passate teste coronate, attori, musicisti di primissima grandezza. La loro presenza e l'alta qualità del personale impiegato ne avevano fatto un punto di riferimento tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
NUOVO MANAGER
Con il cambio di proprietà c'è anche il passaggio di consegne tra la Bortolotto Possati (nipote dell'armatore genovese Bennati di cui si è scritto sopra) e il manager alberghiero Vincenzo Finizzola. Milanese di nascita, l'uomo chiamato alla guida del Bauer vanta una lunga esperienza nell'hotellerie di lusso veneziana. I suoi primi passi ad un buon livello li mosse infatti da concierge dell'hotel Des Bains del Lido tra il 1979 e il 1980, per passare poi a direttore delle camere all'Excelsior, sempre al Lido per 4 anni. Dopo una parentesi in Costa Smeralda e in via Veneto a Roma, nel 1990 era ritornato a Venezia come direttore generale del Gritti e da lì la sua carriera è rimasta ad altissimi livelli. Ora sarà lui a gestire il rilancio del grande albergo, che vanta 135 camere e 56 suite di cui la Reale da 100 metri quadrai affacciata sul canal Grande.
SPLENDORI E DIFFICOLTÀ
Nessuna dichiarazione - per ora - da Bortolotto Possati, probabilmente legata da un accordo di riservatezza con gli acquirenti.
Dopo gli splendori, erano arrivate le difficoltà, tanto che nel 2016 aveva un'esposizione debitoria di 110 milioni e si era rivolta a Blue Skye (società di Londra fondata nel 2004 da Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo) per la ristrutturazione aziendale. Questo aveva comportato il sacrificio ovvero dei mille ettari e 3000 capi di bestiame della tenuta agricola di famiglia, così pure delle prestigiose proprietà immobiliari alla Giudecca, i complessi Palladio e Villa F alle Zitelle acqjuistate all'inizio del nuovo millennio, quando le condizioni erano completamente differenti. Poi, come tutti ricorderanno c'è stata la crisi che ha colpito duramente gli Usa nel 2008 e 2009, una crisi da cui alcuni Paesi tra cui l'Italia non sono ancora usciti.
Il passo successivo è stato nell'agosto 2017 , con il patto con Blue Skye e con il fondo Elliott di Paul Elliott Singer (padrone peraltro in Italia della maggioranza della Tim e del Milan calcio) cedendo il 75% delle quote societarie a fronte dell'impegno all'acquisto dei crediti per circa 100 milioni a favore della società, all'iniezione di una quarantina di milioni e all'impegno a rilanciare in grande stile l'albergo, che negli ultimi anni aveva registrato un calo della redditività. La società era stata valutata circa 400 milioni. (m.f.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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