Virus: aziende, uffici e aeroporti: ricambio d'aria 24 ore su 24. Le direttive degli scienziati

Domenica 10 Maggio 2020 di Rosario Dimito
Virus: aziende, uffici, aeroporti ricambio d'aria 24 ore su 24. Le direttive degli scienziati

Aerazione, sanificazione e prodotti per detergere gli ambienti dal coronavirus. Assieme a mascherine e distanze sociali, sono tra le prescrizioni principali sulle quali il team di scienziati dell'Iss, del Comitato tecnico scientifico e l'Inail stanno intensificando il monitoraggio.
C'è un rapporto che fornisce le raccomandazioni da seguire sia negli ambienti domestici che lavorativi per mantenere un buon livello di qualità dell'aria indoor, in relazione al contenimento del rischio di contagio da Covid-19. Si pensi ai grattacieli di Milano - 10 i più alti -, da Torre Isozaki o Torre Allianz a Unicredit tower, da Porta Nuova Garibaldi tower a Generali tower, dal Curvo al Palazzo Lombardia. In ciascuno di questi giganti (il più elevato è di 242 metri) la ventilazione è forzata visto che non si possono aprire le finestre per ovvie ragioni.
I'Iss ha predisposto una serie di prescrizioni per gli ambienti domestici e quelli lavorativi progettati con standard dedicati agli specifici scopi come uffici, strutture sanitarie, banche, poste, farmacie, parafarmacie, supermercati, aeroporti, stazioni e mezzi pubblici in cui interagiscono, per le diverse esigenze, dipendenti, visitatori temporanei, operatori di ditte esterne, clienti, fornitori e viaggiatori.
MANUTENZIONI
Secondo gli scienziati dell'Iss, la qualità dell'aria indoor negli ambienti lavorativi, indipendentemente dagli effetti sulla salute, ha un'importante influenza sulle prestazioni e sul benessere fisico e mentale dei lavoratori (es. aumento/perdita della produttività, concentrazione, tempi di reazione, livello di motivazione e soddisfazione, competenze professionali, riduzione delle giornate di assenza, stress, aumento dei costi sanitari e di assistenza a carico del lavoratore, del Servizio Sanitario Nazionale).

Coronavirus Roma, estetisti e parrucchieri solo su appuntamento: ma giugno è già “sold out”

Pertanto, risulta fondamentale considerare i rapporti strettissimi che intercorrono tra attività, mansioni (molto diverse) e i comportamenti dei lavoratori, caratteristiche di qualità della struttura edilizia, presenza e l'utilizzo di impianti tecnologici (es. Ventilazione Meccanica Controllata), presenza e utilizzo di impianti fissi (es. pompe di calore, fancoil, o termoconvettori), presenza di addetti/operatori professionali di ditte esterne (es. pulizia, manutenzione, fornitori, attività di pulizia e sanificazione ordinarie e straordinarie, le manutenzioni). Negli stabili dove ci sono le finestre, è facile l'aerazione.

Fase 2, il protocollo sanitario per la sicurezza nei 5 campus dell'Università Cattolica

Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione che movimentano aria attraverso un motore/ventilatore e consentono il ricambio dell'aria di un edificio con l'esterno, questi impianti devono mantenere attivi l'ingresso e l'estrazione dell'aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (possibilmente con un decremento dei tassi di ventilazione nelle ore notturne). In questo periodo di emergenza per aumentare il livello di protezione, deve essere eliminata totalmente la funzione di ricircolo dell'aria per evitare l'eventuale trasporto di agenti patogeni (batteri, virus, ecc.) nell'aria.
Un altro aspetto cruciale della sanificazione è la pulizia: occorre garantirla a fine turno con la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi. Il cosiddetto allegato 6 dà una serie di prescrizioni. La sanificazione deve essere curata non dalla ditta che svolge le pulizie ma da aziende specializzate con prodotti specifici, tipo liquidi che hanno un cloro attivo dello 0,1%, ipoclorito di sodio con percentuale del 5%.
 

Ultimo aggiornamento: 17:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA