Alessandro Orsini
È accaduto in Sri Lanka, ma è come se fosse a casa

Martedì 23 Aprile 2019
Alessandro Orsini
È accaduto in Sri Lanka, ma è come se fosse a casa nostra: il terrorismo che colpisce gli alberghi o i luoghi di culto durante le festività religiose può mietere molte vittime tra gli europei in vacanza. Non a caso, è diventata abitudine sempre più diffusa raccogliere informazioni sulla sicurezza dei Paesi asiatici, africani o mediorientali, prima di sceglierli come mete di viaggio. Nel momento in cui il terrorismo colpisce gli hotel e le chiese di Colombo nel giorno di Pasqua, diventa terrorismo internazionale. Chiunque, in vacanza all'estero, potrebbe decidere di fare un salto in chiesa mentre esce da un albergo a cinque stelle. Questo spiega l'angoscia che si propaga in tutti i ministeri degli affari Esteri a ogni attentato, così lontano eppure così vicino. La Farnesina cerca subito di capire se tra le vittime vi sia un connazionale. È accaduto a Dacca, capitale del Bangladesh, l'1 luglio 2016. Nove italiani rimasero vittime di un terribile attentato per mano di sette jihadisti nel ristorante Holey Artisan Bakery, nel quartiere diplomatico di Gulshan. Molti pensarono che Dacca sarebbe stata dilaniata da un fiume di stragi analoghe, ma, per nostra fortuna e forse anche per nostra bravura nella lotta contro il terrorismo non ha mai più subito attentati terroristici di quel tipo. Molti gruppi di terroristi locali, che salgono alla ribalta per i loro attentati spaventosi, spariscono immediatamente senza lasciare traccia.
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