Il Parco della Lessinia compie 30 anni «No alla festa che vuole fargli la Lega»

Venerdì 24 Gennaio 2020
LA MOBILITAZIONE
VENEZIA Giovedì prossimo il Parco della Lessinia compirà 30 anni. «Ma la Lega vuole fargli la festa, tagliando 1.794 dei 10.201 ettari, mentre noi intendiamo festeggiarlo: domenica saremo in marcia con 123 associazioni ambientaliste per impedire questo scempio». L'hanno annunciato ieri i due padri della norma istitutiva, i verdi Alberto Tomiolo e Massimo Mao Valpiana, insieme ai consiglieri regionali Piero Ruzzante e Cristina Guarda (Veneto 2020), soffiando sulle trenta candeline della torta portata appositamente per l'occasione a Palazzo Ferro Fini, dove nel frattempo è stato deciso di approfondire l'istruttoria.
IL PROGETTO
Approvato a maggioranza martedì dalla commissione Territorio, il progetto di legge presentato dai leghisti Alessandro Montagnoli ed Enrico Corsi e dal cimbro Stefano Valdegamberi prevede di trasformare in aree contigue, e cioè meno vincolate, una fetta di malghe e contrade situate nei territori comunali di Sant'Anna D'Alfaedo, Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Roveré Veronese, Selva di Progno e Vestenanova, nonché i vaj dei Falconi, dell'Anguilla e di Squaranto, per una superficie pari al 17% dell'attuale Parco. Ha tuonato Ruzzante: «Non possiamo accettare che il Veneto diventi la prima Regione d'Europa a ridurre una riserva naturale. Di questo passo Luca Zaia rischia di vincere il premio Attila, come se non bastassero i 3.000 campi da calcio consumati in due anni e i 576 metri quadrati di centri commerciali ogni mille abitanti, malgrado le 500.000 case sfitte e gli 11.000 capannoni vuoti». Ha aggiunto Guarda: «Sappiamo che le amministrazioni locali hanno difficoltà per i permessi edilizi, la mancanza di fondi e la presenza dei cinghiali, ma questi problemi non si risolvono con soluzioni semplicistiche».
IL PARERE
A sorpresa, però, il testo non è stato calendarizzato in commissione Bilancio per il prescritto passaggio. Nel pomeriggio lo zaiano Francesco Calzavara, presidente della commissione Territorio, ha spiegato lo slittamento con un annuncio inaspettato: «Prima di concludere l'esame del progetto di legge, soprattutto alla luce del forte impatto che il provvedimento potrebbe avere sul territorio interessato, ho ritenuto di dover acquisire il parere anche della Comunità del Parco della Lessinia». Solo al termine di questo cammino la proposta potrà approdare in aula, là dove il 30 gennaio 1990 era stata varata la legge originaria. «All'epoca il via libera arrivò all'unanimità ha ricordato Valpiana e oggi sarebbe il caso di ampliare il perimetro, non certo di rimpiccolirlo. Chiediamo ai nostri successori in Consiglio regionale di difendere questo che è un patrimonio di tutto il Veneto». «Bisogna fermare quei sindaci ha concluso Tomiolo che vogliono assecondare i costruttori, asfaltare le strade bianche e usare l'alibi dei cinghiali per sparare in realtà ai lupi». Di qui la manifestazione in programma per dopodomani, con partenza alle 10 da Conca dei Parpari e arrivo alle 12 a San Giorgio. (a.pe.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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