Dall'epopea alla fiaba omaggio agli emigranti tra passato e futuro

Mercoledì 29 Agosto 2018
Dall'epopea alla fiaba omaggio agli emigranti tra passato e futuro
DOPPIA INIZIATIVA
VENEZIA C'è chi è immigrato in Veneto e chi è emigrato dal Veneto. I due flussi si sono incrociati ieri a Ferro Fini, sede della presentazione del diario ideato da un'ex modella e ora imprenditrice, brasiliana di nascita e italiana di adozione, ma anche della mostra dedicata all'epopea migratoria in America e in Oceania, che dal prossimo anno scolastico sarà materia di studio. A spiccare, nel giorno del lancio della doppia iniziativa, è stato però anche il ritorno a Palazzo del governatore Luca Zaia, per la prima volta nel 2018.
LA PRESENTAZIONE
Zaia non ha partecipato alla seduta pomeridiana del Consiglio regionale: «Non ho tempo». Per questo è stata notata ancora di più la sua presenza alla presentazione di Diversamente Veneto, agenda dedicata ai bambini delle scuole primarie e progettata da Jesusleny Gomes, la startupper veronese che fra dicembre e aprile scorsi aveva attraversato a piedi tutti i 574 Comuni veneti, maturando l'idea di raccontare il Veneto in chiave fiabesca, così da affascinare i più piccoli alla storia e alla cultura locali. «Volevo trovare un modo per trasmettere il mio amore per questa regione e almeno una piccola parte delle numerose scoperte fatte in quei quattro mesi di camminata», ha sottolineato l'autrice, spiegando ad esempio l'inserimento di personaggi come i sette guardiani che proteggono le altrettante province, fra cui Regina Venezia e Super Treviso, nel diario stampato in cinquemila copie, patrocinato dal Consiglio regionale e distribuito gratuitamente (richieste via WhatsApp al 331 8477452). Due temi, quelli dell'emigrazione veneta e del cammino turistico, che hanno evidentemente colpito Zaia, il quale non ha mancato di rimarcare che «i nostri emigranti non sono certo andati nel mondo a riempire le galere».
L'ESPOSIZIONE
Una sottolineatura notata dalla platea, considerato il rovente dibattito nazionale sull'accoglienza dei migranti. Ma Roberto Ciambetti, presidente dell'assemblea legislativa, non vede contraddizioni fra la chiusura dei porti sostenuta dalla sua Lega e la decisione di Ferro Fini di sostenere progetti come questo e come l'esposizione fotografica Uno sguardo al passato, promossa dall'Associazione nazionale emigranti nelle Americhe e in Australia e ospitata a Palazzo sino al prossimo 10 ottobre: «I veneti si sono fatti conoscere nel mondo per la loro laboriosità, un fenomeno ben diverso da quello a cui assistiamo oggi». Sui pannelli in bianco e nero si stagliano le foto di intere famiglie partite con la valigia di cartone, le istantanee dei bastimenti carichi di speranze, la riproduzione del registro degli sbarchi a Ellis Island. «Le immagini parlano da sé e rappresentano persone che hanno contribuito a dare l'immagine dell'Italia attuale», ha evidenziato Enrico Pauletto, presidente dell'Anea. «Un importante riconoscimento del ruolo e dei sacrifici dei molti emigrati veneti in Australia: più di un milione di italiani contribuiscono attivamente alla vita della nostra nazione», ha osservato Jo Tarnawsky, vice ambasciatrice australiana a Rom. «Fin dal secolo scorso l'emigrazione ha unito strettamente cultura e tradizione di Stati Uniti e Italia in una fusione che ha arricchito entrambe le realtà e ha contribuito a creare una eredità di qualità», ha annotato John Crosby, viceconsole statunitense a Milano.
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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