In chiesa con pistola e tunica araba. Per "scherzo"

Giovedì 28 Luglio 2016
Tunica bianca e copricapo islamico da preghiera, volto coperto da una bandana blu e in pugno una grossa pistola. Si è presentato così al tempio della Rotonda, chiesa simbolo di Rovigo. Quando il sacrestano se l'è trovato davanti, è sbiancato. Ha pensato di essere finito dentro all'incubo Isis e di avere di fronte un terrorista, visto il clima ingeneratosi dopo l'ultimo assalto che è stato sferrato in Francia, in una chiesa vicino a Rouen, costato la vita a un sacerdote.
Attimi di panico. A rompere il silenzio del pomeriggio afoso, alle pendici del campanile del Longhena, è stata la voce di una signora che sembra aver subito dato la giusta lettura al fatto: uno scherzo che più stupido non si può. «Ma se vengo a casa tua a fare una cosa del genere, ridi tanto?» ha urlato all'indirizzo del giovane, che è come stato preso in contropiede dalla temerarietà della donna. Qualche passo esitante. Poi ha farfugliato: «Vado in chiesa». Ha ripreso a camminare, dirigendosi verso l'ingresso, ma quando si è affacciato sotto il porticato si è trovato davanti il sagrestano. Dietro, lo sghignazzare di altri tre ragazzetti, un po' distanti. All'indirizzo dei quali l'intrepida signora, dalla sua terrazza, ha rivolto altre frasi: «Vi sembra uno scherzo da fare?».
Il ragazzo alto, con il volto travisato, nel frattempo ha capito che era il caso di darci un taglio e si è dileguato velocemente. Anche gli altri si sono dati alla fuga. «Venite qui, parliamo», ha tentato di fermarli la signora. Il sagrestano, quasi incredulo, rivolgendosi alla donna ha mormorato con un filo di voce: «Ha visto? Aveva una pistola grossa così...». Anche lui ha convenuto, superato l'iniziale momento di smarrimento, che si trattasse solo di uno scherzo e che con tutta probabilità l'arma non fosse altro che un giocattolo. Ma lo scherzo ha indubbiamente superato il limite.
Giunta sul posto, una volante della polizia ha cercato di rintracciare i quattro ragazzi. Che, forse, si sono resi conto solo in un secondo momento di quello che avevano fatto. Perché, con tutta la benevolenza del caso, è difficile catalogare tutto come un semplice scherzo. Visto il clima di allarme generale, i giovani in questione hanno anche rischiato grosso.
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