Coronavirus/1
Un modello
alla Stasi
Invece di mettere in campo qualche

Mercoledì 27 Maggio 2020
Coronavirus/1
Un modello
alla Stasi
Invece di mettere in campo qualche idea per il futuro del Paese che vada oltre l'assistenzialismo dilagante e le nazionalizzazioni, a Roma qualcuno vagheggia un modello di società che riporta alla memoria i fasti della Stasi, o quelli ancora attuali della Ershad, la polizia morale iraniana. Sempre più controlli, sempre più limitazioni, sempre meno privacy. Ed ora un esercito di 60.000 assistenti civici dotati del potere di bacchettare i riottosi alle regole. Mettere sulle spalle una pettorina, od un cappello in testa a censori improvvisati in Italia è sempre rischioso, perché si sa dove si comincia, ma non dove si finisce.
Ivana Gobbo
Abano Terme (Pd)
Coronavirus/2
Lo Stato deve
immettere liquidità
Ho letto la replica del sig. Zanettin, e vedo che non ha colto quanto intendevo dire. Il riferimento alla stampa dei dollari era finalizzato a dimostrare che sono altri gli elementi che riducono la moneta a carta straccia, come molti temono, se ne circola più di quanta è necessaria. E questo si è dimostrato un falso ideologico sia negli USA, sia in Europa che con il QE di Draghi voleva portare l'inflazione, senza riuscirci, almeno al 2% dando alle banche ormai quasi 3.000 miliardi di euro. Significa che ne circola ancora troppo poca? Tutto il resto può essere discusso in eterno perché se c'è una scienza non esatta questa è l'economia che spesso è influenzata dagli stati d'animo, dall'incertezza politica, da un futuro che si teme, e questo sta alla base della propensione al risparmio, al non spendere quanto si ha. Il sig. Zanettin conferma la mia tesi sull'abbondanza del lavoro, ma sostiene, in sintesi, che è colpa dei risparmiatori se esistono i disoccupati. Il tema è complesso e richiede molto spazio per essere sviluppato, ma quando dico che bisogna stampare moneta intendo dire che lo Stato, mediante grandi commesse su tutti i settori, che creano produzione, occupazione e crescita, deve immettere nuova liquidità nel sistema. Questo non viene capito e liquida la questione dichiarando il risparmio la rovina dell'Italia.
arch. Claudio Gera
Lido di Venezia
Coronavirus/3
Era meglio
diminuire l'Iva
In riferimento all'ultimo decreto in fase di attuazione alle camere, prevede un voucher dai 500 ai 150 con un ISEE fino ai 40.000 per famiglia o singola persona. Premesso che a mio avviso per le fasce più deboli poca importanza può avere un voucher poichè sfortunatamente in vacanza non andavano neanche prima, la fascia di coloro che potranno usufruire è già stata ampiamente descritta. In minima parte i 4 miliardi di potranno essere spesi: a mio avviso visto il fatturato nazionale del turismo pari a ca 18,3 miliardi di , spostare per un anno l'iva dal 10 al 4% avrebbe dato un effetto maggiore per tutti gli operatori e cittadini, spendendo solo poco più di un miliardo di euro. Il tutto con un credito di imposta immediata all'atto del pagamento, e a mio avviso per tutti anche un mancata elusione fiscale, poichè incentivati da una minore Iva da pagare!
Maurizio Cuomo
Mestre (Ve)
Coronavirus/4
Ragazzi, ok a tutto
tranne la scuola
Torno su un argomento per il quale Lei mi ha dedicato spazio con tanto di risposta, e La ringrazio. Sarò breve questa volta. Ragazzo/a di 16-20 anni: 1) può fare l'aperitivo al bar con i propri compagni di scuola? Sì 2) Può andare a cena in ristorante con i propri compagni di scuola? Sì 3) può riprendere gli allenamenti, od andare in palestra, con i propri compagni di scuola? Sì 4) potrà fra poco andare in discoteca, ballando coi propri compagni di scuola? Sì 5) potrà andare a scuola, e studiare con i propri compagni di scuola? NO
Marco Posocco
Coronavirus/5
Il dubbio sugli
ospedalizzati
Pur essendo io fra i primi a dire: viva la sanità del Veneto che ha gestito meglio di tante altre regioni l'emergenza Covid, segnalo un fenomeno degli ultimi sette giorni (dal 19 al 25 maggio) che mi interroga e certamente avrà una spiegazione, ma che io non ho competenze per darmi. Gli ospedalizzati del Veneto nel periodo sono diminuiti di 96 unità, guariti? Pochi: 75 sono stati gli avviati all'obitorio. Gli ospedalizzati nell'intero paese nel periodo sono diminuiti di 2230 unità con 870 decessi. Presumendo che i decessi siano riferiti a degenti, i reparti degli ospedali Covid del Veneto parrebbero svuotarsi per lo più per morte piuttosto che per miglioramento. L'unica spiegazione che riesco ad abbozzare è che i residui 189 letti occupati del Veneto rispetto agli 8726 di tutta Italia accolgano pazienti con prospettive di salvamento ridotte al lumicino perché... sul fondo rimane il sedimento più pesante. Triste pensarlo, ma forse è così.
Marco Anelli
Gesto d'amore
Mia mamma dona
il rene a mio papà
Sono figlia di un cardiopatico/trapiantato e che al momento sta facendo dialisi in zona San Donà di Piave. Mia mamma donerà il suo rene a mio papa il 5 di giugno. La loro vita è stata travagliata già subito dopo il loro matrimonio, perché a 20 anni mio papa ha subito il primo trapianto di rene (donato da mia nonna), quindi mi piacerebbe che un gesto d'amore così grande fosse scritto su carta per dare sprono anche a chi è in dialisi e non conosce la possibilità che un familiare, non di sangue, possa donare.
Lorenza Nardin
Disservizi
Il trasporto pubblico
a Venezia
Domenica sera ore 20,15 arrivo in Piazzale Roma con la mia famiglia carichi di valigie e pacchi come buona abitudine per un veneziano che rientra a casa. Siamo un famiglia composta da 4 persone(due minori) e facciamo quattro abbonamenti annuali con ACTV. Per arrivare a San Zaccaria unica soluzione possibile in quel momento è prendere la linea 1: 43 minuti di viaggio, un tempo assurdo se paragonato a quello che normalmente ci si mette prendendo la linea 5.1 che però attualmente è stata drasticamente (per usare un eufemismo) ridotta. Decidiamo allora, data l'ora e dati i carichi che avevamo e nonostante i 4 abbonamenti annuali già pagati, e in considerazione del costo ridotto dei taxi per il servizio straordinario emergenza covid 19, di prendere un taxi. Nessun taxi in nessuno stazio di Piazzale Roma; chiamo un numero che trovo allo stazio della rampa Parisi e mi rispondono che loro hanno finito il turno alle ore 20 e non hanno idea se in giro ci siano altri taxi che se volevo dovevo mettermi lì ad aspettare e sperare di essere fortunata. Questo è il servizio pubblico di trasporto che offre la nostra città avanti cosi che andrà tutto bene quando arriveranno i turisti da spennare però.
Giorgia Calderan
Venezia
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