Contagi dimezzati rispetto al giorno precedente nel territorio pontino: sono appena 50 nelle scorse 24 ore, contro i 97 di domenica e i 131 di sabato, ma risultato di un drastico numero di test processati: poco più di 400 tra molecolari e antigenici.
Intanto, un'ordinanza del presidente della Regione Nicola Zingaretti, arrivata nella tarda serata di domenica, ha disposto che il comune diventi ufficialmente zona rossa: negozi, bar e ristoranti chiusi al pubblico, spostamenti vietati. Ma le restrizioni, a ben guardare, non sono le stesse della vecchia zona rossa scattata a Fondi lo scorso marzo. Le scuole, infanzia e primaria, sono state chiuse infatti con un'ordinanza del sindaco, per bar e ristoranti è consentito l'asporto ed è inoltre possibile spostarsi una sola volta al giorno verso un'abitazione privata tra le 5 e le 22. Ieri sera il caso Roccagorga, con sei nuovi casi riportati nel bollettino, è stato di nuovo al centro di un vertice convocato in prefettura con la Asl.
Ma l'azienda sanitaria è impegnata anche su un altro fronte che desta preoccupazione: il tracciamento e lo screening di 16 viaggiatori pontini sparsi sul territorio che si trovavano a bordo di un aereo proveniente da Londra e atterrato domenica a Fiumicino. Nello stesso volo infatti uno dei passeggeri, di nazionalità inglese, è risultato positivo al virus mutato. Ieri sono stati eseguiti i primi tamponi molecolari, subito inviati allo Spallanzani, sui passeggeri rientrati in provincia, ma uno di loro non si trova e non risulta reperibile all'indirizzo fornito in aeroporto. Mentre gli altri dovranno osservare una rigida quarantena dunque, il passeggero mancante potrebbe essersi già mosso sul territorio e aver avuto diversi contatti.
Lo sforzo per contenere la diffusione della variante è dunque altissimo. Intanto ieri i contagi riportati sul bollettino sono stati raddoppiati dal numero dei guariti: questi ultimi sono 93 a fronte di 50 nuovi positivi. Sono stati accertati otto casi a Formia e altrettanti ad Aprilia, sei a Roccagorga, quattro a Latina, a Pontinia e Spigno Saturnia, tre a Fondi, Maenza e Priverno, uno rispettivamente a Cisterna, Minturno, Monte San Biagio, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, San Felice e Terracina. Proprio a Terracina si registra anche una vittima: un paziente di 82 anni, che fa salire il numero di decessi nel mese di febbraio a 33, 380 dall'inizio della pandemia.
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