Il Tar dà torto a Litta: resta sospeso

Sabato 29 Dicembre 2018
Il Tar dà torto a Litta: resta sospeso
LA DECISIONE
PADOVA Il professor Pietro Salvatore Litta, ginecologo e docente universitario, rimarrà sospeso dall'insegnamento e dal relativo stipendio. È la decisione dei giudici del Tribunale amministrativo regionale sulla richiesta fatta dal medico di sospendere la sospensione, in altri termini di revocare il provvedimento dell'ateneo patavino fino a quando non si fosse fatta luce sul caso con un'udienza di merito sulle accuse della Procura.
Il professor Litta è stato vittima di un'imboscata della trasmissione televisiva Petrolio della Rai. Dopo il clamore dello scorso inverno, l'Università decise di intraprendere nei confronti del docente un'azione disciplinare esemplare. Era stata ritenuta lesiva della reputazione del Bo la richiesta fatta da Litta alla giornalista, che si era finta paziente, di pagargli 2.000 euro in nero per saltare la lista di attesa e accedere a un intervento.
LE MOTIVAZIONI
I giudici della Prima sezione del Tar sostengono che non c'è «alcun obbligo di sospendere il procedimento disciplinare (in pendenza di quello penale) sino al rinvio a giudizio, momento a partire dal quale soltanto il soggetto sottoposto alle indagini preliminari acquista la qualità di imputato». In quanto «l'inconferenza e l'infondatezza delle argomentazioni difensive discendono da tutto quanto esaminato e stabilito, cui deve aggiungersi l'ulteriore e conclusiva osservazione secondo la quale, in base al consolidato orientamento giurisprudenziale, spetta all'Amministrazione, in sede di formazione del provvedimento sanzionato, stabilire il rapporto tra l'infrazione e il fatto, il quale assume rilevanza disciplinare in base ad un apprezzamento di larga discrezionalità, disponendo l'amministrazione di un ampio potere discrezionale nell'apprezzare autonomamente le varie ipotesi disciplinari, con una valutazione insindacabile nel merito da parte del giudice amministrativo».
INFONDATA
«Ed è infondata - dicono i giudici la doglianza con la quale il docente, mettendo in risalto il tranello cui sarebbe stato vittima, secondo la prospettazione dell'esponente, indica lo stesso come elemento fortemente attenuante della condotta e ciò ai fini della riduzione della sanzione. La doglianza appare inammissibile nella misura in cui sollecita una valutazione della congruità della misura in concreto adottata rispetto al fatto sanzionato, attenendo tale indagine al merito dell'azione amministrativa».
L'IMBOSCATA
Il ginecologo è indagato con l'ipotesi di reato di peculato. Le accuse a carico del professore sono contenute nel filmato mandato in onda da Petrolio. La giornalista, fingendosi una paziente, aveva chiesto al ginecologo delucidazioni su un intervento per la chiusura delle tube e se c'era la possibilità di saltare le liste d'attesa. Il professor Litta le avrebbe risposto che si poteva, pagando 2 mila euro. La giornalista, alla fine, si era fatta visitare dal ginecologo sottoponendosi a una ecografia. E per questa prestazione, sempre in attività intra moenia, la giornalista della Rai ha dato alla segretaria del professore 250 euro in nero.
Lino Lava
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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