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VENEZIA Botta e risposta a suon di pagine pubblicitarie sui giornali

Giovedì 20 Febbraio 2020
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VENEZIA Botta e risposta a suon di pagine pubblicitarie sui giornali veneti tra Hera e A2a. La sfida per il Nordest accende la polemica tra le due super multiutility che hanno incrociato le loro partecipazioni in Ascopiave. È partita ieri la bolonese Hera (+ 2,48% ieri in Borsa), alleata dei trevigiani nella vendita di energia, che in una pagina pubblicitaria è andata giù dura: «A2a sbaglia in forma e sostanza». La multitulity di Milano e Brescia ha rilevato a fine gennaio il 4,1% di Ascopiave (+ 0,45%), e quest'ultima ha comprato in risposta il 3,6% della lombarda Acsm-Agam, controllata proprio da A2a (+ 0,9%). Per Hera, l'ingresso di A2a nel capitale «ha il sapore di una autoimposizione. Il rispetto istituzionale vorrebbe che se l'investimento non è puramente finanziario ma industriale al tavolo dei soci ci si sieda se invitati o avendo verificato prima di essere graditi». Hera è tornata anche a prendere posizione sulla vicenda Aim-Agsm, che puntano su A2a come alleato, esprimendo nuovamente «perplessità» sulla scelta e dichiarando di essere ancora in attesa delle valutazioni dell'advisor indipendente sulla propria proposta. La risposta di A2a arriverà oggi sempre sulla stampa: «Colpisce e appare irrituale il fatto che il gruppo Hera senta l'urgenza di fornire una propria interpretazione, peraltro fantasiosa, di fatti che non la riguardano direttamente. Sorprende inoltre che Hera si autoassegni il ruolo di rappresentante di Ascopiave, avendo deciso di acquistarne il 2,5% come A2a. Il disegno strategico di A2a non prevede la conquista del Veneto, ma parte dall'idea di una grande alleanza industriale sollecitata e condivisa da Agsm Verona e Aim Vicenza. Crediamo che in Veneto ci sia la possibilità di costituire un grande player di livello nazionale a maggioranza pubblica. Disegno probabilmente più difficile da realizzare per Hera, che ha già integrato aziende venete e vede la nascita di una nuova multiutility indipendente come un possibile ostacolo».
GRANDE ALLEANZA
Poi la spiegazione dell'acquisizione del 4,1% trevigiano: «Non c'è alcuna intenzione ostile da parte di A2a di ingerire nella gestione di Ascopiave, semplicemente si è ritenuto che l'acquisizione di una piccola partecipazione potesse essere funzionale a futuri possibili progetti in comune tra le aziende del Veneto. Del resto il disegno della grande alleanza veneta è esattamente quello che Agsm, Aim e A2a avevano proposto ad Ascopiave. Restiamo quindi disponibili a valutare ogni opportunità e chiederemo un incontro ai sindaci azionisti di Ascopiave». In serata la contro contro replica di Hera: «Presenti nel Nordest da quasi 10 anni con società con adeguata autonomia e siamo pronti a dare sviluppo come abbiamo fatto nelle Marche».
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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