Poste vede rosa, costi ridotti di 2 miliardi e più dividendo

Sabato 1 Agosto 2020
IL BILANCIO
ROMA Poste Italiane vede la luce fuori dal tunnel. Nonostante il Covid-19 e il conseguente lockdown, che ha certamente impattato sui conti del gruppo guidato da Matteo Del Fante, la società dei pacchi ha chiuso il primo semestre con un utile netto pari a 546 milioni, mentre l'asticella dei ricavi ha raggiunto quota 5,1 miliardi, in calo del 7,9% rispetto allo scorso anno. Soddisfatto l'ad che ha confermato la politica del dividendo, in aumento del 5% su base annua come da piano strategico: «Stiamo assistendo a una ripresa sempre più consistente dei ricavi, siamo riusciti a preservare un bilancio solido e come previsto abbiamo pagato il dividendo 2019. Manteniamo inoltre invariata la nostra strategia di dividendo in vista dell'aggiornamento di Deliver 2022, previsto nel quarto trimestre». Bene il titolo in Borsa, che ieri ha guadagnato il 2%. L'abbattimento dei costi ha preservato la solidità patrimoniale dell'azienda. I costi operativi totali, pari a due miliardi di euro nel secondo trimestre e in calo del 9,6% rispetto al secondo trimestre del 2019, hanno mostrato evidenti segni di riduzione. Superate le attese degli analisti.
L'ANDAMENTO
Le previsioni medie per il secondo trimestre di Poste Italiane realizzate da un consensus di undici broker in vista della pubblicazione dei conti trimestrali davano i ricavi totali a 2,3 miliardi, l'utile lordo a 288 milioni e quello netto a 199 milioni. Il risultato operativo ha toccato quota 325 milioni nel secondo trimestre dell'anno, con una contrazione del 29,9% rispetto al secondo trimestre del 2019, mentre gli analisti avevano previsto un Ebit a 282 milioni. I ricavi da corrispondenza sono scesi a 701 milioni nel secondo trimestre (-19,9%), quelli legati ai servizi finanziari sono stati pari a 1,1 miliardi (-9,2%), quelli derivanti dai servizi assicurativi, a 384 milioni, si sono assottigliati del 16,2% in confronto all'anno scorso. Sul forte ridimensionamento dei volumi della corrispondenza hanno influito pesantemente le temporanee misure del lockdown. In compenso sono cresciuti i volumi dei pacchi gestiti con successo nel secondo trimestre: complice il boom dell'e-commerce sono stati consegnati 19 milioni di pacchi (+70,5% rispetto al 2019). Bene poi i ricavi da pagamenti e mobile, a 172 milioni nel secondo trimestre e a 338 milioni nel semestre (+10,3%). Capitolo costi: giù le spese per il personale, a 1,2 miliardi, -12,0% rispetto al secondo trimestre del 2019. Ammortamenti e svalutazioni sono stati ridotti di 57 milioni, a 136 milioni. I costi totali nel primo semestre sono stati pari a 4,3 miliardi, in diminuzione del 2,8%. La conferma alla politica del dividendo non era scontata in questa fase. La cedola sale così a 0,463 euro. «Il primo semestre dell'anno è stato un momento decisivo nella storia del Paese e dell'azienda. I benefici della diversificazione del business e della resilienza operativa sono stati confermati in un contesto sfidante. Poste Italiane ha assicurato un servizio ininterrotto, supportando al contempo tutti gli stakeholder. L'ampia collaborazione con le istituzioni nazionali continua, con il nostro know-how operativo a supporto delle attività logistiche della Protezione civile. Stiamo valutando e implementando importanti iniziative di riduzione dei costi con l'obiettivo di preservare la redditività di lungo termine», ha aggiunto Matteo Del Fante.
Francesco Bisozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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