Nino Baccini, il geniale imprenditore muore a 76 anni

Domenica 3 Novembre 2019
L'ADDIO
TREVISO È stato il pioniere del fotovoltaico in Europa. Uomo di grandi intuizioni, di genialità tecniche e profonde vivioni nel campo delle nanotecnologie. Il mondo imprenditoriale veneto, di cui ha rappresentato forse uno dei maggiori talenti, saluta Gisulfo Baccini, scomparso a 76 anni venerdì sera nella sua casa di Mignagola di Carbonera. «Con Gisulfo Baccini-commenta Maria Cristina Piovesana, Presidente di Assindustria Venetocentro- ci lascia un grande imprenditore e un grande innovatore delle tecnologie nella produzione di macchine industriali per l'automotive, le telecomunicazioni, l'informativa e poi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Visione e capacità industriale sono il segno di una storia umana e imprenditoriale esemplare, che molto ha dato e continua a dare al nostro territorio».
Baccini nasce a Breda di Piave, nella provincia trevigiana in pieno conflitto bellico, nel 1942. Inizia a lavorare come operaio alla Secco di Preganziol e nel frattempo studia, fino ad arrivare al diploma professionale. Nel 1967 fonda a Olmi di San Biagio di Callalta la Baccini Srl per costruire macchinari per la produzione di componenti meccaniche, in seguito per la ricopertura di superfici con strati metallici e poi per l'applicazione di tecniche serigrafiche.
PIONIERE
Nel 1972 sviluppa il primo sistema a stampa per la microelettronica, pioniere in Europa . Dall'alta tecnologia nel campo della serigrafia, Baccini passa ai microchip per la telefonia e alla componentistica per i computer. Ma è negli anni Novanta che il suo nome diventa internazionale: il signor Nino diventa uno dei principali protagonisti della storia dello sviluppo del fotovoltaico nel mondo. Nel 2003 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Cavaliere al merito. Nel 2007 l'azienda viene ceduta alla californiana Applied Materials, multinazionale della nanotecnologia quotata in Borsa, per 225 milioni di euro. La famiglia sposta i propri investimenti sulle colline del prosecco Superiore: a Rolle, presidio Fai, acquista la tenuta Duca di Dolle e l'antica osteria Al Monastero. Contemporaneamente però, ad Olmi, Elisa Baccini fonda- insieme a Davide Spotti, Vismunda, una piccola holding che si occupa sempre di energia pulita. «Tanti di voi sanno cosa rappresentasse nostro marito, padre e nonno per noi e per la propria gente - scrivono i figli Elisa, Paola Andrea e la moglie Miranda Ghedin - Imprenditore laborioso e geniale. Uomo buono e generoso. Tanti di voi sanno cosa significhi lasciare andare un padre che si è amato. Ti vogliamo bene papà. Lunedì verrà resa nota la data dei funerali.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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