I Malenotti rilanciano la sfida sgommando con Matchless

Venerdì 23 Dicembre 2016
I Malenotti rilanciano la sfida sgommando con Matchless
Il rodaggio è finito, ora siamo pronti per entrare in pista. Non poteva che rifarsi al mondo dei motori, la metafora usata da Michele Malenotti per fare il punto su Matchless, nuova avventura imprenditoriale della famiglia di origini romane, ma da anni trapiantata in Veneto, nel quartier generale nella campagna di Mogliano. Venduta la Belstaff agli austriaci di Labelux, oggi nella holding elvetico-tedesca del lusso Jab Luxury, i Malenotti (oltre a Michele, direttore della società, il padre Franco e l'altro fratello Manuele), con la loro Clothing Company, hanno rilevato la storica casa motociclistica inglese: una delle più antiche della Gran Bretagna fondata nel 1899 da Henry Collier di fatto inattiva dai primi anni 60. Abbiamo ricostruito il business da zero spiega Malenotti in tre anni siamo arrivati a 50mila capi prodotti. Conclusa la fase di studio, ora siamo pronti per sviluppo e consolidamento. Riprendendo un'intuizione già del fondatore Collier, i nuovi titolari infatti hanno legato al marchio anche una linea di abbigliamento, in primis giacche in stile bikers. Alla tradizione inglese, uniamo la qualità e il design italiano, anzi veneto, perché il 75% della produzione avviene in regione, il resto in altre aree d'Italia. Con un occhio all'innovazione: la nuova collezione proporrà imbottiture in cui le piume non sono inserite nella fodera, ma formano un vero e proprio tessuto, migliorando così in modo sensibile le performance termiche anche delle giacche in pelle. Gli abiti Matchless hanno già conquistato star del calibro di George Clooney, Brad Pitt, Arnold Schwarzenegger o Silvester Stallone. E, a conferma del legame con Hollywood, sono previste collaborazioni con la produzione di film in uscita nel 2017, dai nuovi Fast & Furious e Spider Man al rifacimento di Blade Runner. Gli Usa, del resto, rappresentano il mercato principe: Sono la grande sfida per i prossimi cinque anni ribadisce Malenotti -. Abbiamo aperto il primo negozio a Los Angeles e ne prevediamo un altro a Malibù, lungo la Pacific One, dove transitano 110mila motociclisti a settimana, e poi puntiamo su New York e San Francisco. I nuovi materiali aprono prospettive anche per i paesi del Nord Europa, mentre Cina e Russia sono mercati interessanti, ma ci vorrà più tempo.
Anche l'Italia è in crescita: a Treviso è stato aperto un monomarca che sintetizza la filosofia dell'azienda, offrendo esperienze come l'esposizione di moto o uno spazio per bambini. L'obiettivo è fare del marchio uno status symbol, creando un intero mondo collegato, dagli occhiali agli accessori. E naturalmente anche il rilancio della produzione di due ruote: Stiamo concludendo un'importante partnership rimarca il manager - è un progetto che richiede tempi più lunghi, forti investimenti.
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