IL FESTIVAL
PADOVA Digitalmeet 2017 in rampa di lancio, il Nordest e l'Italia esplorano le nuove frontiere del digitale con una serie di appuntamenti in diverse città. «È un percorso iniziato cinque anni fa con 20 eventi, oggi siamo arrivati a 143 in tutt'Italia - spiega Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e fondatore della manifestazione sul digitale che ha aperti i battenti a Padova - l'epicentro è il Nordest, il Veneto in particolare. Il nostro è un festival che si svolge in dieci regioni e che punta su cultura e contenuti più che sulle novità tecnologiche, che ovviamente ci saranno. Ma il nostro obiettivo principale è l'albabetizzazione di imprese e cittadini: o cavalchiamo l'onda o il digitale ci travolgerà. Noi siamo convinti che i robot aumenteranno l'occupazione, ma questo processo deve essere governato, per questo abbiamo invitato al festival anche il guru giapponese della robotica Keiju Matsushima».
Potti tiene a sottolineare un aspetto di Digitalmeet: «Andremo anche nelle piccole comunità, da Torre Pellice in Piemonte fino a Taibon Agordino nel Bellunese, dove faranno un'iniziativa sulla realtà mixata e c'è un museo dell'informatica ma soprattutto un campione del digitale come Giorgio Di Egidio».
PICCOLI PAESI IN BIT
Il futuro potrà essere anche più comodo: una app consente già di dialogare con la propria stufa a pellet e accenderla prima di rientrare in casa. E un dispositivo elettronico da applicare all'armadio o alla scarpiera o alla pattumiera servirà a ionizzare e profumare l'aria. «Domotica, automotive, fabbrica 4.0, miliardi di oggetti nel 2020 dovrebbero dialogare in digitale con le persone - avverte Potti - per questo a Verona parleremo di cybersecurity mentre a Padova il 20 ottobre si discuterà con Luciano Violante su come il digitale cambia le regole della democrazia; il giorno dopo lo stesso tema lo trattiamo con Lercio.it, Milanese Imbruttito, Casa Surace, tre portali su Facebook con tre milioni di followers. Ma ci saranno anche temi più familiari come l'impatto sui nostri figli del digitale: sabato lo affronteremo in cinque centri commerciali con studenti dell'università, digital evangelist che insegneranno la web saggezza ai ragazzi raccontando quali sono i trucchi per utilizzare al meglio il proprio smartphone o come tutelare i propri dati online». Ci saranno anche esperienze ultraterrene: «Potremo scoprire il nuovo simulatore di volo con tuta alare della FabLab Network di Padova che si ispira al capolavoro di Leonardo dell'Uomo Vitruviano: chi vuole provare l'emozione del volo in modalità dovrà semplicemente indossare lo zaino e gli occhiali del prototipo, realizzato per Intel», spiega Potti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PADOVA Digitalmeet 2017 in rampa di lancio, il Nordest e l'Italia esplorano le nuove frontiere del digitale con una serie di appuntamenti in diverse città. «È un percorso iniziato cinque anni fa con 20 eventi, oggi siamo arrivati a 143 in tutt'Italia - spiega Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e fondatore della manifestazione sul digitale che ha aperti i battenti a Padova - l'epicentro è il Nordest, il Veneto in particolare. Il nostro è un festival che si svolge in dieci regioni e che punta su cultura e contenuti più che sulle novità tecnologiche, che ovviamente ci saranno. Ma il nostro obiettivo principale è l'albabetizzazione di imprese e cittadini: o cavalchiamo l'onda o il digitale ci travolgerà. Noi siamo convinti che i robot aumenteranno l'occupazione, ma questo processo deve essere governato, per questo abbiamo invitato al festival anche il guru giapponese della robotica Keiju Matsushima».
Potti tiene a sottolineare un aspetto di Digitalmeet: «Andremo anche nelle piccole comunità, da Torre Pellice in Piemonte fino a Taibon Agordino nel Bellunese, dove faranno un'iniziativa sulla realtà mixata e c'è un museo dell'informatica ma soprattutto un campione del digitale come Giorgio Di Egidio».
PICCOLI PAESI IN BIT
Il futuro potrà essere anche più comodo: una app consente già di dialogare con la propria stufa a pellet e accenderla prima di rientrare in casa. E un dispositivo elettronico da applicare all'armadio o alla scarpiera o alla pattumiera servirà a ionizzare e profumare l'aria. «Domotica, automotive, fabbrica 4.0, miliardi di oggetti nel 2020 dovrebbero dialogare in digitale con le persone - avverte Potti - per questo a Verona parleremo di cybersecurity mentre a Padova il 20 ottobre si discuterà con Luciano Violante su come il digitale cambia le regole della democrazia; il giorno dopo lo stesso tema lo trattiamo con Lercio.it, Milanese Imbruttito, Casa Surace, tre portali su Facebook con tre milioni di followers. Ma ci saranno anche temi più familiari come l'impatto sui nostri figli del digitale: sabato lo affronteremo in cinque centri commerciali con studenti dell'università, digital evangelist che insegneranno la web saggezza ai ragazzi raccontando quali sono i trucchi per utilizzare al meglio il proprio smartphone o come tutelare i propri dati online». Ci saranno anche esperienze ultraterrene: «Potremo scoprire il nuovo simulatore di volo con tuta alare della FabLab Network di Padova che si ispira al capolavoro di Leonardo dell'Uomo Vitruviano: chi vuole provare l'emozione del volo in modalità dovrà semplicemente indossare lo zaino e gli occhiali del prototipo, realizzato per Intel», spiega Potti.
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