L'EVENTO
VENEZIA L'attenzione per la cultura e il fascino che Venezia offre in

Giovedì 6 Agosto 2020
L'EVENTO
VENEZIA L'attenzione per la cultura e il fascino che Venezia offre in questo senso sono arrivate sino in Arabia Saudita. Il principe e ministro della cultura Badr Al Farhan Al Saud ha infatti voluto donare al conservatorio Benedetto Marcello un pianoforte del valore di 180mila euro, oltre ad altri centomila euro necessari a ripristinare palazzo Pisani da alcuni dei danni prodotti dall'acqua alta. L'arrivo del piano, uno Steinway gran coda, non si registrava da decenni. A sceglierlo sono stati i docenti Muriel Chemin e Massimo Somenzi nello showroom di Amburgo della Steinway & Sons.
EMOZIONE
«Uno strumento del genere non si vedeva da almeno 50 anni, i nostri sono molto datati, per questo oggi (ieri, ndr) è un giorno di grande gioia e felicità, per il quale siamo tutti emozionati», ha affermato il presidente del conservatorio Giovanni Giol. E proprio lui ha raccontato come sono andate le cose: «Mi hanno chiamato alle nove del mattino per dirmi che il membro della famiglia reale mi avrebbe incontrato alle 16 a Londra, ho preso il primo volo e sono andato lì, dove dopo una amabile chiacchierata il principe ci ha fatto questi due doni di grande valore». La generosità è stata frutto dell'arte diplomatica di Giol: «Non ricordo le parole esatte, gli ho portato un piccolo dono di Murano degli Amici del Conservatorio, poi mi ha raccontato che l'obiettivo della famiglia reale è quello di far rivivere la cultura locale portando l'Arabia al centro del panorama culturale mondiale».
Per farlo, il budget a disposizione del ministro è da favola: «Il ragazzo, perché è del 1985 - chiosa Giol -, ha un budget impressionante di miliardi di dollari da investire in marketing entro il 2030. Gli ho detto che un paio di consigli, se servono, li ho. Mi sono proposto come alfabetizzatore musicale perché se volessero insegnare musica il Benedetto Marcello potrebbe essere un interlocutore di prim'ordine».
Il trentacinquenne principe, membro di un ramo cadetto della famiglia reale al Saud, prima di essere nominato ministro della cultura nel 2018, era presidente della Saudi Research and Marketing Group, una delle più grandi società di media publishing del Medio Oriente.
CONCESSIONARIO
Arriva quindi a Venezia un pianoforte pagato 150mila euro anziché 180mila, grazie alla generosità del concessionario Zin di Padova, che ieri ha preso posto all'interno della sala concerti di palazzo Pisani, lasciando partire per Amburgo il fratello, che necessita di restauro.
«Vedono in Venezia - aggiunge Giol - una piattaforma logisticamente e culturalmente ideale per iniziare nuovo processo dove attingere e portare risorse. Potrebbe essere l'inizio di grandi e fruttuose collaborazioni. È molto bello poter suonare sempre di più, in modo da far conoscere il nostro lavoro, perché il tesoro nascosto del saper far musica permette di fare concerti aperti al pubblico che fanno parlare le persone, le quali offrono i loro aiuti per mantenere vivo il conservatorio. Negli ultimi quattro, cinque anni abbiamo raccolto molti soldi senza i quali non saremmo più in piedi, si tratta di centinaia di migliaia di euro utilizzati per borse di studi e restauri che vengono valorizzati da studenti e insegnanti, grazie alle loro capacità di emozionare». Lo strumento consentirà anche di effettuare concerti che il pubblico potrà apprezzare direttamente: «Troppo spesso ce ne dimentichiamo, ma Venezia ha una quantità di cultura da offrire al mondo che solo noi siamo abituati a vedere».
Il conservatorio arricchisce così la sua offerta formativa, consentendo ai suoi studenti di esercitarsi ed esibirsi su un tipo di strumento che si trova abitualmente nelle sale da concerto e nei teatri più prestigiosi. Per ringraziare la generosità del mecenate arabo, il conservatorio ha deciso di dedicargli un concerto.
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci