IL LIBRO
Il libro KZ lager (Ronzani editore) di Davide Romanin Jacur è stato

Venerdì 20 Novembre 2020
IL LIBRO
Il libro KZ lager (Ronzani editore) di Davide Romanin Jacur è stato presentato in Comune ed è da oggi in libreria. KZ sta per Konzentration, come i nazisti chiamavano i lager. Romanin Jacur, a lungo presidente della Comunità Ebraica padovana e oggi consigliere e assessore al bilancio delle Comunità Ebraiche Italiane, lo ha scritto dopo aver visitato, con gli studenti delle scuole di Padova, in 50 viaggi dal 2004 fino a febbraio 2020, 23 campi di concentramento, sparsi in vari paesi europei. La prefazione del libro è della scrittrice Antonia Arslan: un lavoro necessario scrive, sottolineando il rigore, l'ordine e la precisione con cui sono descritti i campi, dai più piccoli al più celebre, Auschwitz, punto culminante di ogni percorso sull'argomento. «I lager - precisa Arslan - enormi fabbriche di morte si presentavano con un'entrata ad aro intimidente ed efficace, simbolo di un ingresso che non prevedeva uscita. Non è monotono racconto ma fa entrare il lettore in atmosfere vissute da persone reali. Ogni luogo infernale ha un paesaggio diverso alle spalle che aggiunge un tassello di tragico realismo alla vicenda». L'ex sindaco Flavio Zanonato ha chiarito l'unicità del libro, prima e vera guida alla visita dei lager, riempie una lacuna che non può che stupire. La storica Chiara Saonara che ha curato la revisione delle bozze, ha confermato l'importanza del coinvolgimento degli studenti e delle riflessioni fatte durante i viaggi, quando, di ritorno a casa, nei pullmann, stavano insieme a riflettere e a piangere. La presenza degli studenti che hanno accompagnato Davide Romanin Jacur ai lager si è rivelata una forma di presa di coscienza diretta di quanto avvenne. La mia personale sensazione-scrive Romanin Jacur- è che molti degli approcci, sia di insegnamento che di consapevolezza, siano carenti di una sorta di materialità: che per la maggior parte delle persone, resti inevasa la concretezza della conoscenza della Shoah, avvolta in una nuvola di percezioni e nozioni, pur fondamentali, ma distaccate. Il volume è corredato da foto, opera dello stesso autore e degli studenti, insieme ad alcuni loro testi scritti. Il prossimo libro KZ 2 parlerà dei lager che non ci sono più: distrutti, nascosti o spariti nel nulla.
Ines Thomas
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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