I registi polesani si fanno notare

Domenica 24 Gennaio 2021
CINEMA
Un anno pieno di soddisfazioni per Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa, da sempre compagni nella vita e nel lavoro, che nel 2020 hanno fatto incetta di premi. Il Flight, Mostra internazionale del Cinema di Genova, ha insignito Dagadòl (film sperimentale di Menegazzo-Pernisa) della menzione speciale nella sezione Linguaggi innovativi, con questa la motivazione: Un tuffo, in senso proprio e figurato, nella materia dell'immagine.
In gara per il Festival, ideato e diretto dal regista Alexandr Balagura, c'erano oltre ottanta opere (selezionate fra più di cinquecento candidature, giunte da 53 Paesi), fra corti, lungometraggi, fiction, non fiction, animazione, linguaggi innovativi e videoarte. La giuria internazionale era presieduta dallo studioso e regista Massimo Bacigalupo mentre le proiezioni si sono svolte nei cineclub genovesi, nella sede genovese dell'Alliance Française e nelle gallerie d'arte Studio Incantations e Etherea Art Gallery.
È stata inoltre possibile una visione in streaming delle opere selezionate. «Vogliamo realizzare un Festival diverso da quelli che già esistono in questa parte d'Italia - ha spiegato Balagura - Una Mostra sul cinema in sé, non su un settore o su un genere, ma sul cinema come arte e linguaggio. Per questo il nostro premio è ispirato a Eadweard Muybridge, precursore del cinema con i suoi studi sulle immagini in movimento».
Durante la mostra, ha presenziato Andrej Andreevic Tarkovskij, che ha presentato anche il suo documentario Il cinema come preghiera, dedicato al padre Andrej Tarkovskij, scomparso nel 1986.
IN CONCORSO
I due filmmaker di Rovigo hanno poi preso parte al Malatesta Film Short, con il film sperimentale Coma berenices, opera che é stata anche finalista all'Istanbul Experimental Film Festival. Infine la rivista Monolyto, ideata dal bergamasco Mirko Lamonaca, che si occupa di fotografia e che dedica ogni mese un numero al progetto di un fotografo, ha scelto di pubblicare per il numero di ottobre 2020, il progetto fotografico di Mariachiara Pernisa, Maria fuit hic, disponibile per l'acquisto su Amazon.
«Maria fuit hic, riprende l'iscrizione in latino di Jan Van Eyck, nel suo celebre Ritratto dei coniugi Arnolfini - spiega Mariachiara Pernisa - È una raccolta di autoritratti ideati e messi in scena all'interno di una ipotetica camera verde di matrice truffautiana. Ventidue variazioni per immortalare estemporaneamente gli stati molteplici dell'essere: il sé che fu, è e non sarà mai».
I programmi della coppia non si esauriscono. Morgan Menegazzo illustra i prossimi eventi cui parteciperanno: «La Mostra del Cinema di Pesaro ci ha invitati a esporre le nostre opere cinematografiche, insieme al progetto fotografico di Mariachiara, nella Galleria contemporanea comunale Spazio bianco, durante i giorni del festival (19-26 giugno 2021). Stiamo ultimando il lungometraggio L'irriducibile, prodotto dalla milanese Enece Film, con la collaborazione di Home Movies».
DOCUMENTARIO
«Il progetto - continua Mengazzo - è un documentario che indaga gli anni di piombo, periodo storico ancora vivo nell'immaginario collettivo, oscuro e complesso, apripista della nostra contemporaneità, e la generazione che ne fu protagonista, attraverso la figura di Vincenzo Vinciguerra: il più emblematico tra i terroristi irriducibili. Quelli che non si sono mai pentiti dei crimini commessi e che si sono sempre rifiutati di collaborare con lo Stato, declinando ogni sorta di relazione e di possibile beneficio».
Marco Scarazzatti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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