I primi 30 anni di Matteo Tosi

Domenica 28 Marzo 2021
CINEMA
Matteo Tosi festeggia i 30 anni di una carriera che ha attraversato tanti ambiti nel mondo dello spettacolo. «E questo - racconta l'attore - nonostante io sia nato in una piccola località tra Bosaro e Pontecchio, di una provincia poco conosciuta, e soprattutto abbia iniziato nel 1991, quando internet e social non esistevano. Un'altra vita, completamente diversa da oggi, della quale sono contentissimo di aver fatto parte. Da Bosco del Monaco sono riuscito ad arrivare fino a Hollywood e Manila. La mia carriera cinematografica è frutto di una folgorazione avuta nel 1982. Avevo 12 anni quando a Pontecchio il regista Gianfranco Mingozzi girò il film La vela incantata con Massimo Ranieri e Monica Guerritore. Il paese venne trasformato in un set cinematografico e ne rimasi incantato. L'aiuto regista Stefano Reale venne a casa per offrire una parte a mia sorella, ma mio padre non volle».
TRA MUSICA E CINEMA
Prima del cinema ci fu la musica. «Vinsi un premio, che mi portò più avanti a collaborare con la vocalist di Lucio Dalla, Iscra Menarini. Partecipai al concorso Una voce per Sanremo». Intanto, si era iscritto al Dams e al Cinex, iniziando a studiare recitazione e teatro. Nel 1991 il debutto nel ruolo di Tancredi ne La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, in versione comico-satirica. «Mi diverto anche a scrivere testi e comporre musica, anche se il pensiero è sempre rivolto al ruolo dell'attore», dice.
Dopo il diploma d'attore, Tosi è finalista al concorso Il più Bello d'Italia, condotta da Ettore Andenna, e arriva secondo. Tra il 1992 e il 1995 lavora con uno dei più grandi registi di video musicali, Stefano Salvati e oltre a pubblicità compare nei video de Ogni volta di Antonello Venditti, Per colpa di chi di Zucchero e Giulietta di Mango con regia di Ambrogio Lo Giudice. Sua una versione remix di Figli delle stelle di Alan Sorrenti, registrata in parte all'Umbi Studio Blu Sugar di Canaro e una parte a Bologna nello studio di Gaetano Pellino, fratello di Neffa. Lucchino Dj ascolta il pezzo e lo riporta in auge nell'estate del 1997.
«Inizio a lavorare con Mediaset, al Festivalbar con Alessia Marcuzzi e Fiorello. Nel 1996 prendo parte al festival di Castrocaro. Ho lavorato anche con Antonella Elia nelle prime edizioni di Zelig. Partecipo al concorso di Grand Hotel e arrivo terzo, quindi i primi provini a Roma, la prima agenzia. Determinante è stato il workshop con il figlio del fondatore dell'Actors Studio di New York, John Strasberg: è cambiata la mia visione di fare attore».
LE FICTION
A fine anni Novanta arrivano ruoli in fiction importanti -Carabinieri, L'ispettore Coliandro, Crimini, Incantesimo -, poi i film L'uomo del grano, Il vento di sera, Bad brains, Color from the dark, Midway; vinco il premio Adolfo Celi al Festival del Cinema di Messina».
Il teatro continua a far parte della sua vita. «Non ho mai pensato di fare il cantante di professione, anche se ancora mi diverte cantare. Mio padre suonava sax soprano». Trent'anni di vita artistica tra musica, teatro, cinema, soap, spot pubblicitari, concorsi di bellezza, facendo anche il modello. «La mia famiglia mi ha sempre lasciato libero di scegliere il percorso d'artista. Ho fatto tutto da solo, avessi avuto una guida in questo lavoro, certo non avrei commesso alcuni errori, avrei imparato molto meglio l'inglese e sarei andato negli Stati Uniti a fare recitazione. Tante comunque le soddisfazioni, anche in America; sono stato in Israele per quattro volte come attore e ho preso parte a una soap famosa nelle Filippine. Ho vissuto a Milano, Bologna, Roma ma il grande amore per la mia terra è sempre rimasto lo stesso».
Marco Scarazzatti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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