LA VICENDA
SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA) Tutti tacciono all'ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, nel Foggiano, dove un infermiere è stato arrestato perché accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente. L'indagato è un infermiere 58enne in servizio da oltre 30 anni nell'ospedale voluto da Padre Pio. La vicenda risale a 40 giorni fa quando la vittima della violenza, una donna di mezza età, si è rivolta ai medici chiedendo aiuto. La donna ha raccontato di aver subito da parte dell'infermiere delle pratiche mediche piuttosto invasive. I sanitari della casa di cura hanno informato i carabinieri che hanno avviato le indagini. Secondo la ricostruzione la donna, degente dopo un delicato intervento chirurgico, di notte avrebbe avvertito dolori intensi al bassoventre. Non era sola in stanza, con lei c'erano altre due pazienti. A quel punto avrebbe chiesto aiuto all'infermiere che avrebbe praticato delle manovre mediche, tra l'altro non di sua competenza. L'uomo, secondo l'accusa, avrebbe approfittato dello stato di vulnerabilità psicologica della vittima per compiere i presunti abusi.
L'INCHIESTA
L'infermiere da subito si è dichiarato innocente. Lo ha fatto una prima volta 40 giorni fa davanti ai vertici dell'ospedale quando venne chiamato per un provvedimento disciplinare. E una seconda volta ieri di fronte al gip del tribunale di Foggia, Carmen Corvino, nel corso dell'interrogatorio di garanzia seguito all'arresto. Ma la sua versione dei fatti non ha convinto il giudice che ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari. «Intanto per l'infermiere è scattato il licenziamento - spiega il legale dell'uomo Pasquale Rinaldi - Procederemo davanti al Giudice del Lavoro e presenteremo ricorso al Tribunale del Riesame» per ottenere la revoca del provvedimento restrittivo. «Stiamo parlando di un professionista molto stimato. Il mio cliente è solo intervenuto per prestare soccorso alla donna».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA) Tutti tacciono all'ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, nel Foggiano, dove un infermiere è stato arrestato perché accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente. L'indagato è un infermiere 58enne in servizio da oltre 30 anni nell'ospedale voluto da Padre Pio. La vicenda risale a 40 giorni fa quando la vittima della violenza, una donna di mezza età, si è rivolta ai medici chiedendo aiuto. La donna ha raccontato di aver subito da parte dell'infermiere delle pratiche mediche piuttosto invasive. I sanitari della casa di cura hanno informato i carabinieri che hanno avviato le indagini. Secondo la ricostruzione la donna, degente dopo un delicato intervento chirurgico, di notte avrebbe avvertito dolori intensi al bassoventre. Non era sola in stanza, con lei c'erano altre due pazienti. A quel punto avrebbe chiesto aiuto all'infermiere che avrebbe praticato delle manovre mediche, tra l'altro non di sua competenza. L'uomo, secondo l'accusa, avrebbe approfittato dello stato di vulnerabilità psicologica della vittima per compiere i presunti abusi.
L'INCHIESTA
L'infermiere da subito si è dichiarato innocente. Lo ha fatto una prima volta 40 giorni fa davanti ai vertici dell'ospedale quando venne chiamato per un provvedimento disciplinare. E una seconda volta ieri di fronte al gip del tribunale di Foggia, Carmen Corvino, nel corso dell'interrogatorio di garanzia seguito all'arresto. Ma la sua versione dei fatti non ha convinto il giudice che ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari. «Intanto per l'infermiere è scattato il licenziamento - spiega il legale dell'uomo Pasquale Rinaldi - Procederemo davanti al Giudice del Lavoro e presenteremo ricorso al Tribunale del Riesame» per ottenere la revoca del provvedimento restrittivo. «Stiamo parlando di un professionista molto stimato. Il mio cliente è solo intervenuto per prestare soccorso alla donna».
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