Una vita per la montagna I colleghi: «Era esperto» L'ex moglie non si dà pace

Domenica 6 Settembre 2020
Una vita per la montagna I colleghi: «Era esperto» L'ex moglie non si dà pace
IL RITRATTO
AURONZO Una persona semplice, disponibile, generosa. Gli amici e i colleghi di lavoro ricordano Sergio Francese con queste parole, rotte dal doloroso silenzio, che si fa pianto. «Per noi era sempre disponibile ricorda Gino De Zolt, vice capostazione del soccorso alpino del Comelico . Sergio era una di quelle persone di cuore. Per molti anni ha fatto parte della nostra stazione, prima del trasferimento ad Auronzo». Un legame con la squadra dei soccorritori comeliani ben radicato. La disponibilità era stata dimostrata anche in occasione della realizzazione della nuova sede di Santo Stefano. «Era sempre presente continua De Zolt . Lo è stato anche per i lavori della nostra nuova struttura: il suo è stato tra i contributi più preziosi, con parecchie giornate gratuite di lavoro». «La sua era una grande passione per la montagna aggiungono i colleghi .I suoi occhi sereni trasmettevano di continuo pace e tranquillità. Con decenni di esperienza alle spalle, era uno dei più esperti in servizio sulle Tre Cime: le conosceva benissimo. Qui aveva svolto diversi interventi in passato, proprio come pronto intervento». Una vita per la montagna. Per questa Sergio Francese era salito dalla provincia di Treviso, dopo aver superato il concorso per entrare tra le fila del Corpo forestale dello Stato. I cittadini bellunesi avevano avuto modo di apprezzare le sue doti prima in servizio nella stazione di Santo Stefano e poi di Auronzo. Dopo la soppressione del Corpo forestale dello Stato, Francese, specializzato nel soccorso alpino, era passato alle Fiamme gialle, in servizio alla Compagnia di Cortina, portando con sé una precisa e puntuale preparazione nel salvare la vita agli escursionisti ed alpinisti in difficoltà. «Io e Cristian sappiamo quello che Sergio avrebbe voluto: essere seppellito ai piedi delle sue montagne». Ha commentato ieri l'ex moglie, Suzana Drazevic. «Quando stamattina hanno chiamato mi si è fermato il cuore». La donna aveva mantenuto un buon rapporto con il finanziere. «Il 31 agosto, insieme, stavamo decidendo come festeggiare i 18 anni di nostro figlio Cristian. Ora, all'improvviso, tutto si è infranto».
Yvonne Toscani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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