Spedizione in memoria del Grio l'infermiera che riposa fra le nevi

Martedì 18 Giugno 2019
Spedizione in memoria del Grio l'infermiera che riposa fra le nevi
IL PROGETTO
VENEZIA Vivace come un grillo, El Grio aveva lasciato detto che, se le fosse successo qualcosa, avrebbero dovuto lasciarla lassù, fra le sue amate montagne. Così da dieci anni Cristina Castagna riposa sul pakistano Broad Peak, la dodicesima vetta più alta del mondo, da cui stava scendendo il 18 luglio 2009, quando precipitò in un crepaccio. È in memoria della 31enne infermiera di Vicenza, la più giovane donna italiana ad aver scalato un ottomila, che sarà realizzato il centro alpinistico sulla sommità del Lions Melvin Jones Peak, al culmine della via aperta dalla cordata veneta.
LA DEDICA
Tre settimane dopo la tragedia, il capo-spedizione Tarcisio Bellò le aveva già dedicato una cima dell'Hindu Kush, la catena che è stata teatro di questa nuova impresa e di quest'altro dramma. Ma in vista del decennale della disgrazia, il progetto è più ambizioso: costruire per il villaggio di Gothulti un polo che comprenderà un dispensario farmaceutico a servizio del comprensorio, una sala comunitaria per iniziative conviviali, bagni e docce, una lavanderia, una piccola biblioteca, un'area dedicata all'accoglienza di escursionisti e viaggiatori, un rifugio per favorire lo sviluppo turistico dell'area. «Tradotto: meno migranti costretti a cercar fortuna all'estero, tra cui l'Europa, e più persone felici di poter rimanere nel loro paese, a sviluppare le proprie comunità di origine», si legge nel diario di Bellò, che alla partenza del 1° giugno ha espresso la sua riconoscenza per i sostenitori dell'iniziativa: «Grazie ai Lions di Montecchio Maggiore che stamattina ha consegnato un assegno di 5000 euro».
I FONDI
Conferma il presidente Giorgio Stocchero: «Abbiamo organizzato una raccolta di fondi, perché condividiamo il proposito di promuovere il turismo e l'occupazione lanciata da Tarcisio, con cui collaboriamo già dal 2013 e con il quale abbiamo intensificato le attività nel 2017, in occasione del centenario del Lions Clubs International. Sono incredulo per quello che è accaduto, parliamo di un alpinista molto coscienzioso, che in passato non ha esitato a rinunciare a certe ascese pur di non mettere a repentaglio la propria vita e quella dei suoi compagni. Il gruppo dev'essere stato sorpreso da un evento imprevedibile». Ma i quattro veneti sono vivi, una fortuna che non era toccata in sorte al Grio, a cui sarà intitolato il Community Climbing Center Cristina Castagna e che Bellò aveva conosciuto nel 2003 durante la scalata all'Everest: un'idea tutta vicentina, nata nel corso della spedizione Cai di Marostica e Montecchio Maggiore.
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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