Scajola assolto torna in campo: candidato sindaco a Imperia

Sabato 17 Febbraio 2018
IL CASO
ROMA «Non posso non ricordare chi mi è stato vicino sempre, così come, con un pò di tristezza, non riesco a dimenticare chi ci ha speculato sopra e coloro, a me vicini, che non mi sono stati vicini». L'ex ministro Claudio Scajola è stato assolto dalla accusa di finanziamento illecito per la ristrutturazione della sua villa e parla così uscendo dal tribunale di Imperia. «È finito un periodo - ha detto Scajola - e ne inizierò un altro». Ossia, vuole candidarsi a sindaco della sua città, Imperia appunto, l'ex ministro di Forza Italia. Oggi annuncerà la sua nuova scesa in campo, ma non è con il partito berlusconiano che correrà, troppi contrasti interni. Dunque, sarà una lista civica il suo veicolo per tornare importante. Le comunali si terranno nella prossima primavera e lui - u ministru, come lo chiamano dalle sue parti - è sicuro di vincerle.
Ha ottenuto l'assoluzione numero dodici Scajola (diventato celebnre anche per la vicenda della casa al Colosseo comprata «a mia insaputa») e ora vuole ricominciare da dove partì. E' già stato sindaco di Imperia, infatti, negli anni Ottanta. In quella carica debuttò sulla scena politica. E furono i primi guai: venne arrestato, e poi - ormai un classico per lui - assolto. Adesso qualche problema giudiziario ancora ce l'ha comunque. E' imputato a Reggio Calabria nel processo che lo vede accusato di aver tentato di favorire la latitanza di Amedeo Matacena.
IL MATCH
Quanto alla vicenda di Imperia appena superata, u ministru è in questo stato d'animo: «Non riesco a essere contento, perché tutte queste cose non dovevano cominciare. Ora mi prendo un giorno di relax perché sono otto anni che mi bastonano e anche questi ultimi giorni sono stati pesanti. Ma tra poche ore parlerò». In una conferenza stampa. Quella dell'annuncio della candidatura a sindaco.
Il personaggio nella sua città è molto radicato. Quanto chiacchierato. Anche se le assoluzioni fioccano. Prima di questa assoluzione (e la Procura aveva chiesto che andasse prosciolto), c'erano state per esempio quelle per il traffico di anfore rubate o per abusi nel parco della sua dimora. Stavolta, è stato assolto perché il fatto non sussiste e il reato sarebbe consistito in questo. Aver ottenuto sconti particolari sui lavori di ristrutturazione di Villa Ninina, la residenza di famiglia a Imperia. Il problema, ora, è che a non volerlo sindaco è proprio il centrodestra. Almeno nella persona di Giovanni Toti, il governatore forzista, del nipote dell'ex ministro cioè Marco Scajola e del plenipotenziario della Lega in Liguria, Edoardo Rixi. Si annuncia un bel match.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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